BES: una scorciatoia pericolosa

da tuttoscuola.com

BES: una scorciatoia pericolosa

Gli alunni in difficoltà costituiscono da sempre un problema educativo di grande rilevanza sociale che l’Italia ha cercato, in parte, di risolvere con due leggi speciali: la 104/1992 per i portatori d’handicap (disabili di vario tipo) e la 170/2010 per alunni con DSA (dislessici, disgrafici, ecc.).

Ma gli alunni con difficoltà di apprendimento non sono soltanto i disabili e i dislessici. Vi sono altre categorie di alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, che non sono tutelati da provvidenze legislative specifiche, identificati come alunni BES, con bisogni educativi speciali.

Per i disabili la legge 104 ha previsto l’assegnazione di docenti di sostegno; per i dislessici la legge 170 ha previsto strumenti compensativi e misure dispensative.

Per avvalersi di tali tutele normative, entrambe le leggi esigono specifica certificazione probante.

Per evitare che compiacenti certificazioni mediche portino all’assegnazione di docenti di sostegno a favore di alunni non disabili, anche se in difficoltà di apprendimento, il Dpcm 185/2006 ha introdotto misure più severe per le Asl, disponendo per le certificazioni dell’handicap il riferimento alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per tutte le altre categorie di alunni in difficoltà di apprendimento non vi è però alcuna legge speciale e, di conseguenza, non vi sono apposite misure di tutela, né sono previste, quindi, certificazioni probanti.

Legge o non legge, il ministro Profumo ha emanato, comunque, la direttiva 27 dicembre 2012 con la quale ha voluto regolamentare le situazioni rimaste fino ad oggi senza tutela legislativa. Gesto tanto apprezzabile quanto discutibile. Se è vero che ha dato visibilità a un mondo sommerso, individuandone contorni e specificità, è altrettanto vero che ha usato impropriamente le leggi speciali (la 104 sui disabili e la 170 sui DSA) per estendere anche agli alunni con difficoltà di apprendimento le provvidenze da esse previste.

Si tratta di una scorciatoia di dubbia legittimità, in quanto le legge speciali (come la 104 e la 170) non possono essere applicate in via estensiva o per analogia a situazioni da esse non previste.

Ultimo canto del cigno di un ministro in uscita, la circolare Miur n. 8 del 6 marzo fornisce indicazioni alle scuole affinché i BES entrino subito a tutti gli effetti nel sistema. Temiamo che, a questo punto, per le scuole possano arrivare problemi, anziché soluzioni.