Alunni stranieri nati in Italia, +44% nell’a.s. 2011/2012

da tuttoscuola.com

Alunni stranieri nati in Italia, +44% nell’a.s. 2011/2012
 Sono il 44% gli alunni stranieri delle scuole nazionali nati in Italia. In cifre assolute si tratta di 334.300 studenti. Cinque anni fa erano il 35%. Lo rilevano Miur ed Ismu nel rapporto ‘Alunni con cittadinanza non italiana. Approfondimenti e analisi. A.s. 2011/2012’ presentato oggi. Nelle scuole dell’infanzia i nati in Italia sono otto su dieci, con punte in Veneto (quasi nove su dieci), Marche e Lombardia (otto e mezzo su  dieci). La percentuale inferiore è in Molise, dove è nato in Italia  meno di cinque alunni stranieri su dieci.

Negli ultimi cinque anni gli studenti stranieri nati in Italia sono cresciuti del 60% nelle scuole dell’infanzia, dove hanno raggiunto le 126mila unità, e nelle primarie (145mila), mentre sono più che raddoppiati nelle secondarie di primo grado (46mila) e di secondo grado (17mila). Sono 415 (lo 0,7%, dieci istituti in più dell’anno precedente) le scuole nelle quali la presenza degli alunni stranieri raggiunge o supera il 50%. Le scuole dell’infanzia con almeno il 50% degli alunni stranieri sono 233. Le province con il maggior numero di scuole con almeno il 50% di alunni stranieri sono Milano (55), Torino (34) e Brescia (32). Questo tipo di scuole sarà anche al centro di una ricerca-azione nazionale, che avrà inizio nei prossimi mesi, in collaborazione con il Ministero dell’Interno (Fondo europeo di integrazione-Fei), con l’obiettivo di realizzare interventi formativi per gli operatori impegnati nelle realtà più difficili e  azioni di sistema con le famiglie, le associazioni e gli enti locali.

Diminuiscono gli iscritti rom, sinti e camminanti. Sono 11.900 gli alunni rom iscritti nell’anno scolastico 2011/2012, il numero più basso degli ultimi cinque anni, in diminuzione del 4% rispetto al 2010/2011. Significativo il calo di iscritti nelle scuole superiori di secondo grado (con una variazione del -26% dal 2007/2008 al 2011/2012) scesi a sole 134 unità. Calano del 5,7% rispetto ai cinque anni  precedenti gli iscritti alla scuola primaria, del 5,8% gli iscritti alla scuola dell’infanzia, mentre cresce di poco il numero di iscritti nelle scuole secondarie di primo grado. Un fortissimo calo di  iscrizioni si registra già nel passaggio dalla scuola primaria alla  scuola secondaria di primo grado, solo la metà degli alunni rom  prosegue gli studi pur essendo nella fascia dell’obbligo di istruzione.

Secondo Miur/Ismu “gli alunni con cittadinanza non italiana costituiscono una realtà ormai strutturale del nostro Paese. Si è passati, infatti, da 196.400 alunni dell’anno scolastico 2001/2002 (2% della popolazione scolastica complessiva) alle 755.940 unità del 2011/12 (8,4% del totale). Negli ultimi anni si era assistito a un lieve rallentamento della crescita, ma negli ultimi dodici mesi c’è stato invece un segnale di ripresa: dai 44mila studenti in più nel 2010/2011 rispetto al 2009/2010, si è passati ai 36mila in più nell’anno scolastico successivo e ai 46mila in più nel 2011/2012“.

L’aumento più significativo ha riguardato le scuole secondarie di secondo grado, che nell’anno scolastico 2001/2002 accoglievano il 14% degli studenti con cittadinanza non italiana, mentre nel 2011/2012 ben il 22%. Nell’ultimo decennio il peso della scuola primaria è  diminuito passando dal 43% al 35%. Anche per il 2011/2012 si conferma la tendenza dell’utenza straniera a rivolgersi più all’istruzione professionale (frequentata dal 39% del totale degli stranieri) e tecnica (38%), seguita a distanza dall’istruzione liceale o artistica (22%).

Gli alunni con cittadinanza rumena si confermano, per il sesto anno consecutivo, il gruppo nazionale più numeroso nelle scuole italiane (141mila presenze), seguono gli albanesi (103mila) e i marocchini (96mila). Tra le crescite annue più rilevanti si registrano quelle degli alunni moldavi nei diversi livelli scolastici (+ 12%), ucraini nelle primarie (+ 12%) e filippini nelle secondarie di primo grado e di secondo grado (+8,5% e +11%). La Lombardia si conferma la prima regione per il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (184.600). Seguono il Veneto, (89.400), e l’Emilia Romagna con (86.900), il Lazio (72.600) e il Piemonte (72mila).