da tuttoscuola.com
Queste preoccupazioni sono sfociate, il 4 marzo scorso, in una email da parte di 150 candidati al Capo Dipartimento, dott.ssa Lucrezia Stellacci, ai rappresentanti nazionali delle Organizzazioni Sindacali del personale della scuola, e ai Direttori Generali degli
USR.
L’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto ha diffuso una nota, in cui si dichiara come fonte il Ministero (e che dunque vale per tutte le regioni) in cui spiega che l’orientamento delle Commissioni Giudicatrice sarà quello di non invalidare le prove, nel caso dei summenzionati errori formali.
Questi i tre punti oggetto di spiegazione da parte dell’USR con sede a Venezia:
“1. l’utilizzo della penna blu o delle due penne nere e blu, per la redazione della prova scritta non può essere considerato segno di riconoscimento e non può comportare l’automatica esclusione per non valutabilità dell’elaborato;
2. parimenti non può configurarsi come segno di riconoscimento l’apposizione di cancellature;
3. la risposta ai quesiti riportata nello spazio errato, qualora sia comprensibile a quale quesito il candidato volesse rispondere, è da ritenere errore scusabile e quindi tale da non inficiare la prova. Si assicura pertanto che le Commissioni Giudicatrici procederanno, nella valutazione delle prove scritte, secondo le indicazioni e i criteri fissati dal MIUR”.
La fonte della notizia può essere letta a questo link: http://www.istruzioneveneto.it/wpusr/wp-content/uploads/2013/03/DDGChiarimenti.pdf.