Il ministro si appresta a firmare ma con pasticcio dell’ultima ora

Il ministro si appresta a firmare ma con pasticcio dell’ultima ora

TFA SPECIALI / Incontro ministero – sindacati

Nessun confronto. Il ministero in confusione con i ‘soliti presunti esperti’

Il giorno 22 marzo 2013 si è tenuto un incontro nel quale il Miur, rappresentato dai sindacati il decreto per l’attivazione dei T.F.A. speciali e quello sulla sperimentazione di un nuovo modello scolastico che, al fine di prevedere l’uscita dei ragazzi dal sistema scolastico a 18 anni, prevede una annualità in meno.
Per la Uil scuola ha partecipato Pasquale Proietti.
TFA speciale
Su forte insistenza della Uil scuola il Miur ha convocato, ieri sera in tarda serata, la riunione di oggi con  i  sindacati per illustrare il decreto ministeriale che, probabilmente, il Ministro firmerà nella giornata di oggi.
Sulle modalità attuative è stata descritta una procedura particolarmente confusa che prevede un percorso applicativo graduale, ingiusto e complicato.
La Uil ha espresso una valutazione negativa sulle modalità con cui sono stati affrontate le questioni poiché, invece di verificare le procedure applicative attraverso il confronto, il Miur ha ritenuto di decidere nel chiuso delle stanze ministeriali, affidandosi ai ‘soliti presunti esperti’.
La Uil si riserva una valutazione più approfondita del testo del DM  in quanto nei contenuti il Miur ha ritenuto di procedere senza un vero confronto con le organizzazioni sindacali.
Comunque, la Uil ha insistito affinché  il DM venga emanato rapidamente e che le procedure si concludano in tempo utile per consentire al personale di poter utilizzare il titolo di abilitazione per il prossimo anno scolastico.
Sperimentazione
Il Miur ha comunicato la volontà del Ministro di procedere ad una sperimentazione che, per il futuro,  possa creare le condizioni per l’uscita dal sistema scolastico per i ragazzi non più a 19 anni ma a 18.
L’ipotesi di lavoro prospettata prevede tre tipologie di sperimentazioni:
– a) anticipo a cinque anni;
– b) riduzione di una annualità nel ciclo di base, o tra le classi IV e V della primaria o tra le classi I e II della media di primo grado;
– c) riduzione del biennio della secondaria di secondo grado in due “semestri”.
Per la Uil il problema va capovolto: prima va affrontato  in modo serio il problema della stabilizzazione dell’organico e la creazione dell’organico funzionale, successivamente  si può avviare un confronto sulla materia.
Senza tale intesa, tale riforma  rappresenta semplicemente una ulteriore riduzione di organico, cosa di cui la scuola non ha bisogno.
La Uil, infine, ha rappresentato un problema di opportunità, considerando che tra qualche giorno avremo un governo diverso e un ministro diverso; sarebbe il caso che tali questioni, che prefigurano riforme di ordinamento importanti,  venissero affrontate successivamente.