Accorpare due classi per l’assenza di un docente è irregolare e forse anche illegittimo

da Tecnica della Scuola

Accorpare due classi per l’assenza di un docente è irregolare e forse anche illegittimo
di Lucio Ficara
È diventata una prassi diffusa, praticata dai dirigenti scolastici, con estrema leggerezza, quella di accorpare due classi, nel caso dell’assenza di un docente, assegnandola alla vigilanza di un malcapitato o sprovveduto o troppo accomodante collega
Bisogna ricordare, ad onore del vero, che la soluzione tampone di accorpamento delle classi, adottata attualmente da molti dirigenti scolastici, per ovviare all’assenza di alcuni docenti, non è prevista, e non potrebbe esserlo, da alcuna normativa vigente. Accorpare due classi da assegnare ad un solo docente, non solo non è previsto da alcuna normativa, ma è irregolare per le norme sulla sicurezza ed anche perché pregiudica il regolare svolgimento delle lezioni per entrambe le classi. Per queste ragioni fanno molto male i docenti che, compiacentemente al volere del dirigente, svolgono la propria lezione in una situazione di accorpamento di più classi. L’accettare questa particolare situazione diventa un’assunzione di responsabilità, rispetto ad un provvedimento irregolare e forse anche illegittimo. Infatti bisogna ricordare che durante le ore di lezione ogni docente è responsabile di tutti gli allievi presenti nella classe in cui sta svolgendo la sua attività didattica. Nelle scuole secondarie di secondo grado, oltre allo stratagemma dell’accorpamento di più classi da assegnare ad un solo docente, a tal proposito siamo a conoscenza di casi di professori di scienze motorie, che vigilano contemporaneamente, nelle palestre o nei campetti sportivi in dotazione alla scuola, anche 3 o 4 classi, si utilizza pure il metodo dell’entrata posticipata di un’ora e l’uscita anticipata di una o due ore nelle giornate più critiche. Per tale soluzione, i signori dirigenti scolastici, al fine di non assumersi le responsabilità di quanto potrebbe accadere nelle ore di entrata posticipata o uscita anticipata, fanno firmare alle famiglie delle liberatorie, in modo da autorizzare i propri figli ad entrare dopo o ad uscire prima, nel momento in cui i docenti della classe sono assenti e non è possibile sostituirli. La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché i dirigenti scolastici non investono tutte le risorse disponibili per le supplenze, evitando di usare certi stratagemmi irregolari? Nascondersi dietro il fatto che mancano le risorse è, per chi vive all’interno delle logiche della contrattazione integrativa, una sonora bugia, che si infrange contro il muro della verità. D’altronde le risorse economiche per spendere migliaia di euro, per l’orientamento in entrata, per stampare migliaia di brochures e depliants che pubblicizzino la scuola, lo sprecare denaro pubblico per regalare gadget a tutti i potenziali iscritti, i soldi per comprare piante e tappeti di rappresentanza per abbellire il look della scuola non mancano mai, ma poi mancano i soldi per garantire il regolare servizio pubblico da fornire agli alunni in uno stato di sicurezza. Quindi risolvere il problema dell’impossibilità di trovare un docente che sostituisca il collega assente, utilizzando l’accorpamento di più classi, è da ritenersi una prassi illegittima per le norme sulla sicurezza e lesiva dei diritti degli studenti e dei lavoratori della scuola, come anche lo è, l’utilizzo dell’entrata posticipata alle lezioni e l’uscita anticipata delle classi rispetto al regolare svolgimento delle lezioni. Tra illegittimità delle norme sulla sicurezza, che potrebbero sfociare in colpe di carattere penale e manchevolezze sui diritti allo studio e all’istruzione, si consiglia ai docenti, che vengono chiamati a supplire in certe situazioni, di pretendere un chiaro ordine di servizio scritto, al fine di non condividere delle responsabilità, che devono rimanere esclusivamente a carico dei dirigenti scolastici