Sezioni Primavera- Finanziamenti

COORDINAMENTO NAZIONALE PER LE POLITICHE DELL’INFANZIA E DELLA SUA SCUOLA

Al Dottor Ugo Filisetti
Direttore generale per il bilancio
Alla Dott.ssa Carmela Palumbo
Direttore generale per gli ordinamenti scolastici

Oggetto: Sezioni Primavera- Finanziamenti

Roma, 25 marzo 2013

Lo scrivente Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’infanzia e della sua Scuola, formato dalle rappresentanze delle quattro organizzazioni sindacali, CISL Scuola, FLC-CGIL, SNALS- CONFSAL e UIL Scuola, e da cinque storiche associazioni professionali, AIMC, ANDIS, CIDI, FNISM ed MCE intende richiamare l’attenzione sul quadro assai problematico che è venuto a crearsi nei territori a causa del mancato finanziamento alle sezioni primavera per l’anno 2011/2012.
Questo rischia di peggiorare in modo irrecuperabile, ove non si procedesse nel più breve tempo possibile alla messa a disposizione delle risorse stanziate per il triennio 2013- 2015, relativamente alla prima annualità.
In un apposito documento il Coordinamento si è espresso affinché i soggetti competenti procedano alla definizione delle Intese che declinano l’accordo siglato a suo tempo in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni, per la piena regolamentazione del servizio a livello regionale.
Con la finalità di garantire la prosecuzione dei servizi ed evitare che il poco che ne è rimasto venga definitivamente travolto dalla mancanza di mezzi, il Coordinamento invita i competenti uffici del MIUR ad emettere gli ordini di accredito, nel più breve tempo possibile e direttamente alle scuole cui le sezioni primavera sono allocate evitando l’assegnazione ad impropri centri di spesa che avrebbero il solo effetto di allungare inutili passaggi burocratici.

In attesa di cortese riscontro si porgono

Cordiali saluti
Antonietta D’episcopo AIMC
Paola Farina FNISM
Carmen Lanni ANDIS
Diana Cesarin FLC- CGIL
Angela Petrone CIDI
Rosa Mongillo CISL SCUOLA
Simonetta Fasoli MCE
Silvana De Luca SNALS-Confsal
Noemi Ranieri UILSCUOLA

SEZIONI PRIMAVERA: DA SERVIZI A OPPORTUNITÀ EDUCATIVA
L’attività del Coordinamento, formato da cinque associazioni professionali e quattro organizzazioni sindacali della scuola, si muove da quasi vent’anni intorno alle politiche di qualificazione della scuola dell’ infanzia e degli operatori che nel settore tengono viva una tradizione educativa tra le più apprezzate al mondo.
Il Coordinamento, fin dal 2007, ha seguito con grande attenzione l’istituzione e l’avvio delle Sezioni Primavera, insieme ai passaggi in tutti i livelli istituzionali previsti, nella speranza che esse potessero rappresentare una risposta qualificata alla richiesta sempre più pressante di servizi educativi per l’ infanzia e nella convinzione che per questa via si potesse superare l’anomalia dell’ inserimento di bambini anticipatari nella scuola dell’infanzia.
Quella degli anticipi costituisce una realtà in evidente contrasto con l’indirizzo europeo di garantire tempi di apprendimento e socializzazione coerenti con le fasi di maturazione e sviluppo di ciascun bambino, con l’innalzamento dell’ obbligo di istruzione, con l’ attenzione rivolta ai primi anni di scolarizzazione quali fondamento per un approccio attivo al long life learning, infine per garantire uno dei fondamentali diritti dell’infanzia sancito dalla Carta del 1989. La generalizzazione della scuola dell’infanzia, misura fissata dal decreto 59 e dalla legge 53 del 2003, se attuata avrebbe rappresentato una valida risposta alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, ma ciò non è avvenuto. Anzi, la generalizzazione, nonostante la facilità della portata, appare ancora oggi come una vera chimera.
Il monitoraggio nazionale, presentato nel maggio 2012, ha confermato contraddizioni e perplessità da tempo evidenziate: l’assenza di un progetto forte, eticamente connotato, sostituito con una descrizione di indicazioni e criteri organizzativi, in prima battuta vincolanti per l’acquisizione dei finanziamenti pubblici, via via scemati con il diminuire delle risorse, una logica assistenzialistica, che li ha caratterizzati, ha portato alla frequenza di bambini con meno di due anni, per una quota pari al 7,2% del totale.
Il carattere sperimentale del progetto, quando si e’ tentato di darvi forma, si è arenato di fronte alle difficoltà gestionali e a logiche differenziate a seconda della tipologia dei gestori. Fattori di qualità strategici sono stati ignorati e bypassati. Si è così giunti alla stipula frammentata e frammentaria di almeno sei tipologie contrattuali diverse per il personale, ad assunzioni di personale senza possesso di titoli specifici (nella misura di un operatore su quattro), e all’affidamento a servizi esterni per più del 17% dei casi. In tale situazione non può certo meravigliare il mancato insediamento di un comitato tecnico scientifico, le difficoltà di funzionamento di una cabina di regia, l’assenza di una riflessione pedagogica condivisa.
In questo quadro assai problematico, è venuto a cadere il mancato finanziamento da parte del MIUR per l’anno 2011/2012. E a tutt’oggi risulta bloccato quello per l’anno in corso. Una situazione da risolvere in termini immediati, pena, il venir meno, sic et simpliciter, del servizio in molte realtà.
C’è da segnalare inoltre che in molte Regioni non si è ancora provveduto a varare le Intese che declinano l’Accordo siglato a suo tempo in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni. Anche su questo versante è necessario procedere in tempi rapidissimi, tanto più se si considera che l’esistenza e la vigenza delle Intese regionali è condizione necessaria per l’accesso ai fondi previsti per servizi quali le sezioni primavera nell’ambito del Piano di Azione e Coesione.
Nella consapevolezza che nell’ infanzia di oggi e’ riposto il futuro del nostro Paese, che all’infanzia dobbiamo cura, attenzione e risposte educative all’altezza delle sfide del presente, il Coordinamento ribadisce alcune proposte di buon senso e chiama coloro che ne avvertano l’urgenza a sottoscrivere l’ appello per la prosecuzione della esperienza delle Sezioni Primavera tramite una profonda revisione dei modelli organizzativi fin qui posti in essere, in modo che, incontrovertibilmente, si connotino come luoghi di socializzazione educazione accoglienza e assistenza dei bambini dai 24 ai 36 mesi. Soluzioni adeguate all’età ed ai bisogni dei bambini più piccoli vanno ricercate e sperimentate tramite impegni ad hoc.
Va messo a punto un percorso sperimentale fondato su un progetto pedagogico ampiamente condiviso, socialmente rendicontabile, scientificamente presidiato e, in itinere, sistematicamente monitorato per gli aspetti organizzativi e gestionali. Vanno individuate e rese disponibili risorse logistiche, finanziarie e professionali tali da garantire qualità e stabilità dell’offerta per il periodo definito, anche attraverso interventi ricorrenti di formazione in servizio per il personale che già in ingresso deve essere in possesso di adeguata qualificazione.
Per procedere in questa direzione è necessario precisare che il rapporto di lavoro del personale è di natura subordinato e che di conseguenza a questo personale si applicano i relativi CCNL di categoria.

AIMC, ANDIS, CIDI, CISL SCUOLA, FLC-CGIL, FNISM, MCE, SNALS-CONFSAL, UIL SCUOLA
Per contattare il Coordinamento coord-infanzia@gmail.com