In viaggio

“In viaggio,in un pomeriggio assolato ed azzurro,prima di impattare cose,persone e carte
del sistema statuale”
Nota poetica (… storicisticamente esistenziale e …spiritualisticamente bergsoniana…) di
Gianfranco Purpi (composta nel 2002)
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. . . In quella strada alberata e tutta dritta… ripalpavo le reliquie di tanti altri percorsi di
paesaggio analogico della mia storia vivente!
… Lo sfondo comprendeva tanti alberi dritti dritti,tutti costeggianti i bordi stradali e tutti
quanti pieni di foglie ed ombra da offrirti…senza pretesa alcuna…
… Così,vi vedevo i viali alberati della Favorita,di quando,in qualche pausa universitaria,…ci
si catapultava a mare e ci si ristorava di cultura e di elitaria spiritualità estetica. . . , in quei
tavoli di bar anglosassoni da decadentismo di primo novecento… dove pare sempre di
rinvenirvi lo Spirito hegeliano ben incarnato anche dentro le barche un po’sfasciate dei
pescatori saggi!
…Vi filtravo anche le forme tipicamente toscane di quei viali delle Cascine …dove correvo a
perdifiato sulle onde magiche di quegli anni 78/79 fiorentini tanto ricchi di progetti
alternativi… …da fare scoppiare,…dentro al cuore …e nella fertilità del Logos
Dialettico/Ermeneutico,…ogni problema sociologico da storicismo assoluto!
. . . Ci ritrovavo pure quei rettilinei bucolici ed agresti di una pianura padana
ancora…senza voglia di Padania,…con ai fianchi …quelle città da provincia lombarda santa
e bigotta…che portavano dritto dritto là dove Virgilio imparò ad amare la natura e le
formiche…come l’Humanitas di un ciceronismo ecletticamente trastullante…
. . . Poi,…per miracolo di memoria e di rappresentazione cognitiva,…la mia ritenzione
inconscia mi offriva per qualche istante le forme e le dolcezze di una Mantova d’altri
tempi,…frugale,civile e da sogno artistico e storico vivibile in qualsiasi suo angolo
magicamente rifrangente su quei fatati giochi ondulanti di acque lacustramente storiche e
luccicanti di sole puro (…e da questi …a quel suo Castello Sublime),…fin sul luccichio di
quei laghi stessi che nascondono sempre i misteri di quella gente forte e stoica,…e le Verità
incredibili del mio animo da Rigoletto sempre premonitore di profezie vere e…di verità
scientifiche soltanto ideologiche ,…e da scaltrito induttivismo mistificante (…in quanto
realismo ingenuo …da idealismo assolutamente fabulante!) …
…Nel frattempo, il presente storico si insinuava prepotente nella coscienzialità del mio
fluire storico immediato e…rimetteva sulle spalle il fardello dell’esistenza di questo inizio di
millennio…
. . . E,così,mi riappropriavo anche di tanti “temi e problemi” di scuola statuale…dove vi
leggevo pure il determinismo sociologico e storico che soltanto i bei paesaggi mediterranei
ti sanno far indossare senza lacrime e senza pazzie,…con la dignità di chi sa e vuole vivere
con il sorriso che sempre beve il vino più buono di questo mondo (. . . quel vino che ti lascia
sempre gli occhi asciutti,nelle notti scure e stellate,ed anche baciate con un pizzico di luna a
mezza falce che è tutt’uno con la propria voglia… di tagliare le teste ai più molesti di
turno!) . . .
. . . Poi,…al ritorno a casa,…a sera,…mi sentivo sempre sopra la mia “testa di tutto”. . .
l’angolo retto di quella stella polare che,pare,vada sempre verso l’orizzonte di un mare
notturno magico di illusioni e di bruschi risvegli (…di un mare che sa cantare senza
guardare in faccia tutti i poveri Cristi di questo mondo e… nemmeno le loro misere storie
di gioie effimere ,…di oppressioni mafiose fetenti,…e di sbagli duri come un macigno…)!
. . . Ma la forza di scrivere poesie come questa mi rimaneva ,…e . . . mi baciava come una
sorella che rassomiglia tanto alla speranza di amare cristianamente tutti gli “erga omnes”
di questo mondo come se fossero le leve narcisistiche del proprio Io profondo . . .
. . . E si cominciava (e si comincia sempre. . . ) a trovare il proprio domani con la cristianità
che pare ti tradisca,ma poi non ci abbandona mai…
. . .Flash! . . . Il mare azzurro scuro che fa da tetto al Vulcano buono , …con io dall’alto dei
“crateri” della vita e di Piano Provenzana (…al basso delle vallate laviche freddate…con i
disegni e le forme dell’anima del Pastorello Aci!), . . .mi sta per tirare un soffio di vento
umido ed archètipo, . . .da énergheia di tutte le stagioni e le annate intrise di gioia di vivere
e…di angoscianti sofferenze tormentate ,…nello stesso tempo e per lo stesso motivo!
. . . Il Regista del film . . .pare voleva e voglia questo…