Nota 24 settembre 2013, Prot. n. 4985

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica – Ufficio VI

AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
LORO SEDI
AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO PER LA PROVINCIA DI BOLZANO
BOLZANO
ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA IN LINGUA TEDESCA
BOLZANO
ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA IN LINGUA LADINA
BOLZANO
AL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO ISTRUZIONE DELLA PROVINCIA DI TRENTO
TRENTO
AI PRESIDENTI DELLE GIUNTE PROVINCIALI DELLE PROVINCE AUTONOME DI BOLZANO E TRENTO
AI DIRIGENTI SCOLASTICI DEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO STATALI E PARITARI
LORO SEDI
ALL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE E CULTURA DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA
AOSTA
AL SOVRINTENDENTE AGLI STUDI DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA
AOSTA
ALL’ASSESSORE AI BENI CULTURALI E PUBBLICA ISTRUZIONE DELLA REGIONE SICILIA
PALERMO

Oggetto: Problematiche relative al periodo transitorio di applicazione del riordino, per mancato allineamento delle discipline.

Sono pervenuti alcuni quesiti relativi alla posizione scolastica degli alunni non ammessi alla classe successiva nella fase di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento di istruzione secondaria di secondo grado.
A riguardo, si fa presente che, sempre, nei momenti di transizione da un ordinamento all’altro si verificano, con modalità diverse a seconda della configurazione dei percorsi interessati, particolari problematiche in presenza di studenti non ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato.
Tali situazioni non sono dunque riducibili a una dimensione unitaria, tanto più in presenza di carenze e bisogni formativi differenziati.
Si confida che le istituzioni scolastiche possano realizzare, nell’ambito delle ordinarie attività di sostegno e di recupero, le iniziative ritenute opportune ai fini del proficuo inserimento degli alunni nelle classi, con esclusivo riferimento alle discipline non presenti nel vecchio ordinamento o alle discipline caratterizzate da importanti innovazioni di contenuto e metodo. Si deve comunque escludere il ricorso ad esami integrativi che potrebbero precludere l’accesso degli studenti in parola alle classi che seguono i piani didattici del nuovo ordinamento.
Nella fase che precede l’inizio delle lezioni, potranno invece essere eventualmente realizzate verifiche della preparazione conseguita a seguito di attività organizzate, per gli studenti interessati, dalle scuole con espresso riferimento alle discipline sopra menzionate. Potranno essere inoltre organizzate, nei primi mesi dell’anno scolastico, particolari azioni di sostegno nei confronti di studenti che manifestino significative persistenti difficoltà di adeguamento alle modificazioni curricolari introdotte.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

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