La modalità argomentativa nei testi letterari

PERCORSO DIDATTICO a cura di Floriana Moretti

La modalità argomentativa nei testi letterari

Tempo: 6-7 ore

Destinatari: classe II  del biennio della scuola Secondaria Superiore.

Motivazione: L’argomento è per lo più gradito agli alunni, perché imparano ad esprimere opinioni su fatti della vita, ma anche su valori universali e a sostenerle con argomenti validi. La motivazione cresce, quando scoprono la funzione pratica dell’argomentazione: quando cioè si accorgono di acquisire una competenza preziosa, che li rende capaci di convincere e/o persuadere il destinatario. Contemporaneamente avvertono l’opinabilità di tutti i giudizi e i valori umani, che lasciano libero l’ascoltatore di aderire o meno, e imparano a rispettare le tesi degli altri. L’interesse degli alunni emerge anche nel ruolo attivo che li coinvolge nell’attività di scoperta della modalità argomentativa e di riconoscimento e classificazione degli argomenti a sostegno della tesi  direttamente all’interno dei testi letterari. I due livelli di educazione linguistica e letteraria si intrecciano e lo studio più particolareggiato della comunicazione argomentativa, scaturendo direttamente dal testo letterario, risulta per gli alunni più concreto e funzionale.

Competenze:

  • Conoscere gli elementi costitutivi dell’argomentazione
  • Conoscere gli elementi costitutivi della comunicazione argomentativa
  • Riconoscere il contenuto informativo del testo letterario
  • Riconoscere gli elementi costitutivi dell’argomentazione  nel testo letterario
  • Riconoscere il destinatario e lo scopo della comunicazione argomentativa nel testo letterario
  • Riconoscere e classificare gli argomenti ( le prove) a sostegno della tesi nel testo letterario
  • Progettare, pianificare e produrre un testo argomentativo con uno schema guida
  • Interagire positivamente con gruppi di compagni, rispettando i punti di vista diversi dal proprio, dimostrando solidarietà e collaboratività.

Testi letterari:

  • TESTO 1: Dante Alighieri, Inferno, canto XXVI, vv.90-142
  • TESTO 2: Giovanni Boccaccio, Decameron, Tancredi e Ghismunda (IV,I)
  • TESTO 3: William Shakespeare, Giulio Cesare, atto III, scena II
  • TESTO 4: Miguel de Cervantes, Don Chisciotte, vol. I cap. XIV

 

Metodi e tecniche:

Nella somministrazione si privilegia un approccio operativo-costruttivo, quanto più coinvolgente possibile.

Nello specifico si attuano le seguenti fasi metodologiche:

q  Attività di problematizzazione sui concetti chiave: “Che cosa vuole dire argomentare? Che cosa vuole dire convincere? Che cosa vuole dire persuadere?” La funzione è quella di stimolare l’interesse degli alunni e indirizzarli a formulare ipotesi, incoraggiandoli anche alla discussione organizzata in classe. Per potenziare il messaggio mediante il linguaggio visivo, si predilige l’uso della lavagna, segnando in maniera ben evidente i caratteri grafici dei termini in oggetto.

q  Individuazione, costruzione e ripresa dei tratti distintivi dei concetti chiave, mediante lettura partecipata in classe di poche pagine sugli elementi costitutivi dell’argomentazione (la questione, la tesi, gli argomenti, la confutazione, la conclusione) e sul principale elemento della comunicazione argomentativa (il destinatario, che si cerca di convincere e/o persuadere, ma che resta sempre libero di aderire o meno alla tesi proposta), decontestualizzazione e generalizzazione.

q  Riflessione sulla distinzione tra i due scopi della comunicazione argomentativa (convincere = modificare il sistema di idee del destinatario; persuadere = catturare l’adesione affettiva del destinatario in vista di un preciso comportamento).

q  Verbalizzazione di esempi legati alla propria esperienza sugli effetti del convincere e del persuadere. Lo scopo è quello di dimostrare che il convincere ha efficacia argomentativa sulle idee, il persuadere ha effetti pragmatici sui comportamenti.

q  Stesura di uno schema delle informazioni  essenziali sulla struttura di un testo argomentativo e di uno schema sulla comunicazione argomentativa, per favorire la sistematizzazione delle conoscenze.

q  Lettura selettiva di testi letterari sulla modalità argomentativa partecipata in classe, per concepire la classe come comunità che persegue obiettivi comuni.

q  Individuazione guidata di concetti chiave, motivi, tema, messaggio del testo, mediante sottolineatura nel testo, per stimolare la capacità di analisi a livello contenutistico.

q  Osservazione guidata e riconoscimento degli elementi dell’argomentazione, del destinatario e dello scopo della comunicazione argomentativa nel testo letterario, per stimolare le capacità di analisi a livello comunicativo.

q  Riflessione e classificazione dei vari argomenti (le prove) a sostegno della tesi presente nel testo poste per successione di momenti “problema-soluzione”, per favorire la discussione organizzata e lo sviluppo di capacità critiche interpretative e per approfondire lo studio della modalità argomentativa a livello comunicativo (nell’aspetto della classificazione degli argomenti a sostegno di una tesi: prova d’autorità, prova logica, prova emotiva, prova fondata sull’esempio, prova fondata sui dati di fatto) con un metodo induttivo più concreto e funzionale che faccia scaturire lo studio direttamente dai testi  letterari. Nello specifico dei quattro testi proposti:

TESTO 1: “Di che tipo sono le prove di Ulisse a sostegno della sua tesi che il viaggio verso la conoscenza debba proseguire?”

La prima prova è rappresentata dallo stesso Ulisse, è centrata sul suo prestigio, quindi quello dell’emittente, che ha condotto “per cento milia perigli” i suoi compagni fino a quella meta. Chi meglio di lui è in grado di valutare il pericolo che dovranno ancora affrontare? E’, pertanto, una prova d’autorità.

La seconda prova trova la sua forza in due momenti:

  • nel primo, Ulisse invita i compagni a non sciupare il tempo che è rimasto “a questa picciola vigilia/dei nostri sensi ch’è del rimanente” e a utilizzarlo per arricchire il loro sapere di nuove conoscenze “non vogliate negare l’esperienza,/di retro al sol, del mondo sanza gente”;
  • nel secondo la prova attinge una maggiore efficacia dalla considerazione sulla natura della specie umana “considerate la vostra semenza” che è la garanzia del ragionamento successivo: “fatti non foste a viver come bruti,/ma per seguir virtute e conoscenza”. E,quindi,  una prova logica.

Nella terza prova Ulisse non dimentica di far leva sull’aspetto emotivo, chiamando i suoi compagni “frati” e accomunandoli al suo destino di eroe e rendendoli pari a lui per dignità e coraggio: è  una prova emotiva.

TESTO 2: “Di che tipo sono le prove di Ghismunda a sostegno della sua tesi della potenza dell’amore?”

La prova  fa appello ai diritti della carne e dell’amore naturale contro le convenzioni  sociali.
Queste leggi di natura si fondano su un principio “rivoluzionario” per i tempi , su una sostanziale uguaglianza fra gli uomini “noi d’una massa di carne tutti la carne avere, e da un medesimo creatore tutte le anime con iguali forze, con iguali potenzie, con iguali virtù create”. Questa prova viene rinforzata da un altro ragionamento: “La virtù primieramente noi, che tutti nascemmo e nasciamo uguali, ne distinse…”. Nel difendere il diritto naturale dell’amore la forza del discorso di Ghismunda sta anche nell’uso di complesse strutture sintattiche che sostengono i suoi argomenti (l’uso di frasi negative, l’uso di costruzioni simmetriche, periodi ampi con grande ricchezza di subordinate introdotte da congiunzioni tipiche del discorso argomentativo); numerose sono anche le iterazioni (“cagion di questo peccato, se peccato è ” “ ho amato e amo Guiscardo… l’amerò”), i contrasti di immagine (“assai sovente i non degni ad alto leva, a basso lasciando i dignissimi”), la frequenza di parole-chiave, “carne” e “amore”, che sottolineano con forza la tesi di Ghismunda. Sono, pertanto, prove logiche.

TESTO 3: “Di che tipo sono le prove di Bruto a sostegno della sua tesi sula tragica necessità dell’assassinio di Cesare?”

Il suo discorso si basa sulla premessa che, essendo egli “un uomo d’onore”,  tutte le sue argomentazione devono essere giudicate degne di fede: è questa una prova di autorità.
Nella sua orazione Bruto mette al primo posto nella gerarchia dei valori il bene collettivo rispetto a quello individuale, i valori generali di Romanità, Patriottismo, Democrazia e Libertà di tutti rispetto
ai valori personali di amicizia e fedeltà (prova emotiva fondata sui valori). Per Bruto quella morte è stata tragicamente necessaria per salvare il bene collettivo dall’ambizione sfrenata di Cesare, posta come fatto certo (prova fondata sui dati di fatto).

TESTO 4: “Di che tipo sono le prove della bella Marcella a sostegno della sua tesi che le donne abbiano il diritto di sottrarsi ai ricatti d’amore e che, pertanto, lei non è responsabile della morte del giovane pastore?”

Nell’appello all’uditorio Marcella adduce l’argomento della brevità: “vi prego di ascoltarmi attentamente. Che non ci vorrà molto tempo, né molte parole da spendere per spiegare una verità a persone intelligenti”: rivolgendo al suo uditorio un apprezzamento che fa leva sulla vanità personale, Marcella ricorre in prima battuta anche alla prova emotiva (“persone intelligenti”).
Dopo di che il suo discorso si fa stringato sul piano del ragionamento logico; usa gli argomenti di uguaglianza e di reciprocità bello-brutto, uguale bellezza–non uguale desiderio, infiniti gli oggetti della bellezza-infiniti gli oggetti dei desideri: “il cielo mi fece bella, … la mia bellezza vi spinge ad amarmi…. e arrivate persino a pretendere che io sia obbligata ad amarvi.”
E ancora “tutto ciò che è bello è amabile ma non arrivo a comprendere come ciò che viene amato in quanto bello, per il solo fatto di essere amato, sia obbligato ad amare chi lo ama”
Ma potrebbe accadere che l’amante del bello sia brutto e allora come può pretendere di essere amato? “sarebbe illogico” continua Marcella, incalzando i suoi ascoltatori con un ritmo serrato di argomenti tutti coerenti tra di loro: sono, naturalmente, tutte prove logiche.

 

q  Approccio cooperativo per gruppi di lavoro nella raccolta e classificazione per tipologia di tutti gli argomenti a sostegno delle tesi incontrati nei testi letterari analizzati, per sviluppare le capacità cognitive di osservazione e confronto, raccolta dati e classificazione, in un clima collaborativo e cooperativo.

q  Tutoring nella produzione scritta secondo una guida di un testo argomentativo, per avviare alla progettazione e scrittura di un testo argomentativo con uno schema guida con l’aiuto di un compagno, per favorire la socializzazione e per motivare gli alunni mediante apprendimento alla pari (senza dipendenza nei confronti dell’insegnante). L’attività di produzione scritta prevede le seguenti consegne:

  1. costruire un testo argomentativo sulla questione “Ritieni giusto che il voto di condotta faccia media?”, usando le seguenti tipologie di prove a sostegno della tesi: prova d’autorità,  prova logica,  prova emotiva
  2. indicare il destinatario e lo scopo
  3. classificare gli argomenti a sostegno della tesi in base alla tipologia in una tabella
  4. smontare il testo, costruendo uno schema della sua struttura argomentativa.

q Lettura a campione delle produzioni, per socializzare i lavori, richiamare le conoscenze e rilevare le competenze possedute.

q Attività di studio sistematico in casa con esercizi di lettura, sintesi, memorizzazione e comprensione del testo, per consolidare le conoscenze acquisite in classe.

Durante l’intero svolgimento del percorso didattico si ricorre anche alle seguenti indicazioni metodologiche:

q Concezione dell’errore come strumento di miglioramento.

q Continui rinforzi positivi per rafforzare l’area del sé.

q Potenziamento della capacità di comunicare messaggi sempre più complessi.

q Verifiche orali e scritte, strutturate e semistrutturate.

q Potenziamento dell’autonomia personale, spingendo gli alunni ad usare in modo spontaneo le competenze acquisite.

q Promozione del bilancio di competenze e di autovalutazione.

q Stimolo alla socializzazione.

Verifiche e valutazione

Le verifiche formative sono sia orali sia scritte, sia operative sia teoriche e servono a monitorare il percorso didattico e a consolidare le conoscenze degli alunni.

La valutazione ( i cui criteri vengono partecipati agli alunni) tiene conto, oltre che dei risultati oggettivi, del processo individuale osservato, delle potenzialità possedute e del livello di preparazione raggiunto, dei ritmi, degli stili di apprendimento, della partecipazione, dell’impegno, della maturazione psico-fisica di ciascun alunno.

 

Bibliografia

Testi

H.P. Grice, Logica e conversazione, Mulino, Bologna,(1975) 1993

John Searle, Mente, linguaggio e società, Cortina, Milano, (2000) 2000

Claudia Bianchi, Pragmatica del linguaggio, Laterza, Bari, 2003

Chaïm Perelman, Lucie Olbrechts-Tyteca, Trattato dell’argomentazione, Einaudi, Torino (1958) 1966

Chaïm Perelman, Il campo dell’argomentazione, Pratiche Editrice, Parma 1979

Lucie Olbrechts-Tyteca, Il comico del discorso, Feltrinelli, Milano 1977

Stephen Toulmin, Gli usi dell’argomentazione, Rosenberg&Sellier, Torino, (1958) 1975

F.H: Van Eemeren e Peter Houtlosser, Persuadere: Retorica, in C. Bianchi e N. Vassallo (a cura di), Filosofia della comunicazione, Laterza, Bari-Roma, 2005, pp.111-133

Angelo Marchese, L’officina del racconto, Mondadori, Milano 1983

Hermann Grosser, Narrativa, Principato, Milano 1985

Sitografia

http://www.italianoscritto.com

http://www.stg.brown.edu/projects/decameron/itDecIndex.php

http://comunicazione.uniroma3.it/elencodoc.asp?PAGE=1