Dalla legge delega alla Costituente sulla scuola … quale partecipazione?

Dalla legge delega alla Costituente sulla scuola … quale partecipazione?

 

Legge delega? No, il testo è superato: ci sarà  la Costituente sulla Scuola

L’8 novembre la dichiarazione ufficiale, all’esito della riunione del Consiglio dei Ministri, dell’avvio dell’esame di un disegno di legge per il conferimento al Governo di un’ampia delega al riordino e alla codificazione delle norme vigenti in materia di istruzione, come già anticipato a giugno davanti alle VII^ Commissioni riunite di Camera e Senato.

Qualche giorno di mistero sui contenuti, poi vengono resi noti i principi normativi ispiratori di tale legge delega (in parte già trapelati e seguiti da contestazioni) avente ad oggetto, tra l’altro, la riforma degli “organi collegiali della scuola, con mantenimento delle sole funzioni consultive”. Subito dopo però, il 18 novembre, interviene un comunicato stampa ministeriale ad informare che quel testo era da ritenersi ormai “superato”, senza alcun supplemento di informazione. Infine, a distanza di qualche giorno ancora, giunge l’annunzio di una prossima Costituente della Scuola

Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa il 30 novembre, infatti,  il Ministro Carrozza ha dichiarato di non avere  “una riforma in testa”  ma di voler avviare un dibattito sulla scuola non riservato agli  “addetti ai lavori”  ma aperto al confronto di tutte le forze politiche e sociali nonché della “comunità intellettuale”, chiedendo nell’occasione il contributo di idee degli studenti (1).

Si delineano i partecipanti alla Costituente

Ma chi sarà chiamato a prendere parte al dibattito ed in quale sede e contesto?

Per i genitori della scuola, che hanno appena partecipato alle elezioni per il rinnovo degli organi collegiali, continuando a crederci ormai con atto di eroismo, oggi una nuova speranza delusa di poter finalmente smettere di essere “gli invisibili della rappresentanza”.

Infatti, in occasione della XII^ Giornata Europea dei Genitori e della Scuola, il 4 dicembre u.s., la cui celebrazione è stata resa nota con un comunicato stampa diffuso ad evento ormai avvenuto, il Ministro Carrozza ha chiesto il contributo e la partecipazione delle Associazioni dei genitori e degli studenti, in rappresentanza delle rispettive componenti della scuola, per il lancio di questa Costituente.

Ed invero la denominazione di “Giornata dei Genitori” risulta quanto meno imprecisa dal momento che andrebbe più correttamente definita come “Giornata delle Associazioni dei Genitori”, così come chiaramente si desume anche dalla lettura del  report della riunione del FoNAGS del 18 settembre, pubblicato nello spazio a quest’ultimo riservato, che aveva dapprima previsto l’evento si svolgesse il 30 ottobre.

Tra Consulte…

Nessun coinvolgimento sembra invece della Consulta Nazionale degli studenti, come già avvenuto qualche giorno prima quando il Ministro aveva incontrato le Associazioni studentesche ed il Consiglio nazionale degli studenti universitari già chiedendo la loro partecipazione attiva ai  lavori della Costituente ed annunciando di voler convocare con maggiore frequenza incontri con le Associazioni studentesche.

Ed è per questo che è stata testimoniata la sofferta inutilità della Consulta provinciale degli studenti, a causa del quasi inesistente coinvolgimento, tant’è che  durante lo scorso mandato l’assemblea plenaria della provincia di Roma è stata convocata una volta sola (2)

Ed invero le Consulte provinciali degli studenti sono un organismo di rappresentanza di oggettiva importanza, elettivo, presente in ogni provincia italiana, a cui partecipano due membri eletti con mandato biennale dagli studenti di ogni scuola secondaria di secondo grado che periodicamente si riuniscono in assemblea a livello provinciale.

Istituite con il Dpr 567 96 e dotate di propri mezzi finanziari  sono state successivamente coordinate a livello regionale e nazionale, costituendo opportunità di confronto tra gli studenti delle varie scuole per lo scambio di buone pratiche  ma anche di contatto con enti e associazioni locali e con il mondo del lavoro. Inoltre lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti ha previsto che i due membri della componente studentesca all’interno dell’organo di garanzia regionale siano designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti.

Dal 1996 ad oggi, tuttavia, non è mai stata istituita una “Consulta dei Genitori” (3), nonostante la perdita di una rappresentanza territoriale, a seguito del mancato rinnovo, successivamente al 2001, delle componenti elettive nei consigli scolastici distrettuali e provinciali.

…e consultazioni

Già la L 142/1990 sull’Ordinamento delle autonomie locali promuoveva e valorizzava la partecipazione popolare con la previsione obbligatoria (art. 6) negli statuti comunali di forme di consultazione dei cittadini, sia singoli che associati. Tale disposizione è stata di fatto ribadita (art. 8), anche con l’avvento dell’autonomia, dal successivo DLgs n. 267/2000 (Testo unico degli Enti Locali) quale espressione del principio di sussidiarietà inteso come maggiore prossimità al cittadino.

Si legge sempre nel comunicato stampa che il Ministro, durante la Giornata Europea del 4 dicembre, ha altresì sottolineato il difficile momento  di transizione del nostro Paese, dal punto di vista economico e sociale, e l’importanza di  “confrontarsi con la società”  (4). È dunque fondamentale, proprio ora che la Consulta si è espressa bocciando il nostro attuale sistema elettorale, condurre questa transizione in una direzione di recupero della partecipazione e della rappresentanza  e del  ruolo degli “eletti” sui  “nominati” .

Intanto sono trascorsi 60 giorni dalla sentenza del Tar Lazio del 3 ottobre, a seguito del ricorso presentato dalla FLC CGIL, che ha ordinato al Ministro di emanare, entro appunto 60 giorni dalla comunicazione della stessa e dopo 14 anni dalla pubblicazione di una norma mai entrata realmente in vigore, l’ordinanza di cui all’art. 9 del Dlgs 233/99 per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Eppure il collegamento tra scuole e con il Ministero dovrebbe essere favorito attraverso un vero organismo di rappresentanza.

Ed i rappresentanti neoletti negli organi collegiali aspettano di essere consultati.

 

(1) in OrizzonteScuola.it Il Ministro Carrozza annuncia Costituente della Scuola. Occasione di confronto e dibattito sui problemi dell’Istruzione