Docenti di sostegno lingue musica e canto: docenti specialisti tutti!

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Docenti di sostegno lingue musica e canto: docenti specialisti tutti!

di Umberto Tenuta

 

Docenti di sostegno, di lingue, musica e canto, docenti specialisti tutti!

Docenti specialisti…, sì, mi va bene, mi va bene, mi va bene!

Ma per tutti gli alunni, e non solo per quelli…, quali di grazia?

…Quelli con i bisogni educativi speciali?……

Ma io non avevo bisogni educativi speciali? E tu non avevi bisogni educativi speciali? E loro non avevano bisogni educativi speciali? Che forse dei sette miliardi di esseri umani che vivono sulla faccia della terra solo due sono uguali?

Come me non c’è nessuno! Come te non c’è nessuno! Come tua sorella non c’è nessuno! Come… non c’è nessuno! Ognuno di noi irripetibile, unico, da Guinness dei Primati.

Ma forse non siamo tutti principesse allo specchio?

Dì… dì…dì, mio bello specchio: chi è la più bella del rame?

 

Quando lo capiranno al MIUR? Ma chi ci sta al MIUR?

Suvvia, facciamola veramente, una buona volta, questa Riforma della scuola che farà felici tutti, maestri e studenti!

Alunni diversi, tutti con Bes! Maestri diversi, per tutti e di tutti.

 

Oddio, ma dove li troverò tanti maestri specialisti, dirà la nostra beneamata Ministra!

Ma, da’! Veda che tutti i docenti sono diversi! Ce ne sono solo due uguali?

Chi ama Leopardi e chi Muzio Scevola, chi il Panama e chi Beethoven…

 

All’inizio dell’anno i Dirigenti scolastici dicono ai loro docenti tutti: mi scriva ciascuno quello che nei suoi sogni voleva insegnare!

Poi, dicono ai loro esperti di formazione delle scolaresche di non farle più in base alle classi di età, come per il servizio militare, ma per i tanti amori di cui gli esseri umani sono tutti innamorati: amore della poesia, amore della storia, amore di Gea, amore di Bach, amore del Canova…

 

Cose dette, cose sperimentate, cose teorizzate, cose dimenticate!

 

Ora, ora o mai più, Onorevole Ministra!

Ora a Lei la Riforma delle riforme, la Controriforma: ogni studente, come nella vita, avrà tanti maestri, ciascuno il migliore di quelli sul mercato!

 

E sarà un canto di gioia la mattinata della mia Professoressa, una mattinata sprecata a leggere poesie, ma alla fine della mattinata i suoi studenti le confesseranno: sì, Maestra, ma noi abbiamo pianto, sì abbiamo pianto di gioia nel leggere le sue belle poesie!

E che dire del mio Professore universitario che animava i monti e le valli, i fiumi senza fine e le vette inabissate nei cieli?

E che dire di quella giovane Inglesina che tutti i suoi studenti capivano nella sua lingua madre e le chiedevano: non andare via, non andar via, resta con noi!

 

Orsù, una scuola nuova, senza banchi allineati; una scuola con gli studenti intorno ai tavoli per i banchetti di amore della Istoria patria, dei canti dell’Infinito, delle musiche della Nona, della Lingua dei padri, di ogni gioia che il disio miri!

 

Onorevole Ministra, Ella sola può fare buon uso delle risorse grandi che sono nelle nostre scuole, risorse inespresse, risorse da coltivare come miniere di diamanti da regalare a tutti i nostri giovani studenti, studenti e studentesse, tutti e tutte innamorati della gioia di imparare, di bere alle fonti del sapere, di crescere, di diventare grandi: Excelsius!

 

Onorevole Ministra, Le grido anch’io, come gli studenti della mia amica Professoressa: abbiamo pianto di gioia tutte le ore di tutti i giorni della settimana, ma soprattutto il sabato, perchè la domenica non potevamo venire a scuola!