Vicenda scatti, le ricostruzioni di Carrozza e Galletti

da tuttoscuola.com

Vicenda scatti, le ricostruzioni di Carrozza e Galletti

Non sono stata mai avvertita da nessuno, non ho mai letto la nota delle Finanze”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, in un colloquio con la  Repubblica, in merito alla questione degli scatti di stipendio degli insegnanti, dopo l’annuncio di ieri sulla soluzione della vicenda.  E assicura: “Faremo un’analisi interna e posso garantire che rivedremo il processo decisionale: cercheremo di capire dove è che la comunicazione è saltata e dove non si è compreso come prendere una decisione tra Natale e Capodanno dovesse prevedere una comunicazione ai ministri”.

Comunque il ministro ribadisce: “Si farà un’analisi di chi ha sbagliato e vedremo”. Quanto alle dimissioni del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ripete: “Non condivido questa impostazione, Saccomanni non ha preso un minuto di vacanza”.

In un’altra intervista alla Stampa, il ministro racconta:“Ho inviato una lettera al ministro Saccomanni per chiedere di sospendere la procedura e ci sono riuscita”. Ora, prosegue, “dobbiamo affrontare questo problema, il contratto degli insegnanti deve diventare una priorità”. Quanto alle coperture per non togliere i 150 euro dalla busta paga degli insegnanti, Carrozza evidenzia: “Stiamo facendo delle verifiche con i tecnici per trovare risorse che non comportino l’uso dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa”. Parlando all’Unità, Carrozza sottolinea: “La scuola è all’osso e non è facile trovare le risorse”.

Sullo stesso tema, ha fornito questa ricostruzione il sottosegretario all’Istruzione, Gian Luca Galletti, durante il programma ‘La Telefonata’ di Maurizio Belpietro: tutto nasce “da un provvedimento prima del Parlamento e poi da un Dpr attuativo del Governo che risale ad agosto. Si era deciso di bloccare gli scatti di anzianità per tutto il settore pubblico, anche per il 2013, compresa la  scuola. Appena è venuto fuori il problema siamo intervenuti mettendo 300 milioni, per fare in modo che non si agisse sugli scatti di anzianità degli insegnanti e del personale Ata. Al di là della comunicazione, io privilegio quindi la sostanza: avevamo detto che non ci sarebbero stati tagli alla scuola, perché l’Istruzione, l’Università e la Ricerca per questo Governo sono una priorità, e questo taglio – ha sottolineato – non ci sarà. Penso quindi che alla fine la sostanza sia buona“.