Posizioni economiche Ata: il MEF vuole la restituzione dei soldi

da Tecnica della Scuola

Posizioni economiche Ata: il MEF vuole la restituzione dei soldi

di R.P.

Lo ha chiarito il Ministero nel corso dell’incontro con i sindacati del 30 gennaio. Il MEF è irremovibile: in caso contrario si violerebbero le disposizioni del DL 78/2010. Ma ora c’è il rischio che anche altri compensi aggiuntivi possano essere considerati illegittimi dal MEF

Non ha dato risultati concreti l’incontro Miur-Sindacati del 30 gennaio in materia di posizioni economiche del personale Ata.

Quindi, quanto prima i collaboratori scolastici o gli assistenti amministrativi che hanno ottenuto un aumento stipendiale con decorrenza settembre 2013 dovranno restituire quello che secondo il MEF sarebbe il “maltolto” (i sindacati ribadiscono che si tratta di denaro ricevuto per una prestazione lavorativa che eccede il mansionario di base previsto dal CCNL e che comunque è legato alla frequenza di un apposito corso di formazione e al superamento di una prova conclusiva).

Le somme percepite negli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013 saranno invece tenute in sospeso.

Tutto questo, dicono i funzionari del Miur, “per aderire alle pressanti richieste del MEF” (così, almeno, riferisce la Flc-Cgil).

In concreto il Ministero dell’Istruzione ha ribadito quanto era stato preannunciato con la nota n. 28 del 9/1/2014 e cioè che la soluzione del problema si potrà avere solo con l’adozione di un apposito provvedimento legislativo. Noi stessi avevamo evidenziato che, probabilmente, sarà necessaria una norma di interpretazione autentica del 1° comma dell’art. 9 del D.L. n. 78/2010

La Flc-Cgil bolla la posizione del MEF come una “tesi da burocrati” anche perché – aggiunge il sindacato di Mimmo Pantaleo – l’entità delle cifre percepite a fronte della gravosità del lavoro svolto è davvero modesta (600 euro lordi all’anno equivalenti all’incirca a un euro netto al giorno).

La questione rischia di complicarsi di giorno in giorno perché, a questo punto, non è da escludere che il MEF sollevi il problema più generale della retribuzione accessoria argomentando che tutto il “salario aggiuntivo” potrebbe contrastare con le disposizioni del DL 78.

Se il MEF dovesse percorrere questa strada, sarebbe il caos e lo scontro con le organizzazioni sindacali (ma anche con l’intero mondo della scuola) sarebbe del tutto inevitabile.