Papa Francesco ora pro nobis poveri cristi

Papa Francesco ora pro nobis poveri cristi

di Umberto Tenuta

 

Talenti ancora a chi ne ha!

C’è stato un sogno, un sogno della Sinistra italiana che si era opposta alla concezione di una società classista fondata sui redditi, redditi che producono ricchezza di argento e di intelligenza, di talenti.

Questo sogno, ultima spes, è definitivamente svanito con l’avvento di Renzi e della sua beneamata ministra Stefania Giannini che la Costituzione repubblicana interpreta alla lettera laddove parla di capaci e meritevoli, espressione che certamente il senso da Lei dato non ha, almeno per quanto riguarda la scuola pre-universitaria, che è quella che a noi interessa.

Addio scuola del diritto al successo formativo da garantire a tutti i figli di donna, così come previsto dall’articolo 1 del D.P.R. 275/1999!

Addio scuola del successo formativo!

Addio figlio di contadini, figlio di operai, figlio di povera gente!

Per te il destino è segnato dalla tua nascita da madre semianalfabeta, anche se con diploma di scuola media, nato e cresciuto nella miseria, nella scuola primaria che, dopo la scuola dell’infanzia, comincia a mortificare le poche speranze −speranze che anche tu osavi portare nel tuo cuore fanciullo− con i sei meno, con i cinque, con i quattro e qualche volta con lo zero tagliato,.

Già la scuola primaria, ma soprattutto la scuola secondaria, scuola che non dimentica le sue gentiliane origini aristocratiche, ti mortifica, mortifica quelle poche speranze che avevi in testa, quelle poche speranze che ti erano germogliate nel cuore fanciullo.

C’è chi ha avuto più di te da una madre amorevole che, sin dal tuo concepimento, ha potuta rimanere in riposo assoluto, per coccolare, già nel suo grembo, il suo bimbo fortunato, al quale già cantava le ninne nanne. il mattino e il pomeriggio, e le musiche di Back e di Mozart faceva ascoltare là nel salotto dai cornicioni dorati.

Tu queste stimolazioni non certo non le hai avute, perché tua madre, dopo il previsto periodo di assenza obbligatoria, è dovuta ritornare a lavorare, e non so a chi ha potuto affidarti, per custodirti semplicemente, ma non per stimolarti nella tua sensorialità, nella tua percettività senso motoria, nella tua intelligenza senso-motoria, nella tua intelligenza preoperatoria, nella tua intelligenza operatoria concreta, nella tua intelligenza operatoria reversibile.

Poi sei andato alla scuola primaria, a quella statale, mica a quella delle suore delle èlites, mica nei collegi all’estero, perché tuo padre mica aveva le risorse dei ricchi e dei potenti per mandarti a studiare le lingue all’estero.

Orsù, rassegnati!

Tu non sei nato capace e meritevole.

Mica tu puoi pretendere che nella Repubblica Italiana, seppure a governo democratico, ti siano riconosciuti i diritti sanciti nelle Carte internazionali.

Al più avrai un diploma, ma all’università tu non andrai. Ci andrà chi appartiene alle èlites dei capaci e meritevoli.

Loro, e non tu, occuperanno i posti più alti nella scala sociale, nella scala del lavoro, nella scala della società.

Tu, per dovere di nascita, rimarrai ai piani bassi, là dove tua madre e tuo padre, e non il Buon Dio, ti hanno fatto nascere, loro malgrado.

La speranza, ultima dea, ti abbandona.

Ma tu non piangere.

C’è Qualcuno, sì, proprio UN QUALCHE UNO, che ti vuole bene.

 

Oh, PAPA FRANCESCO, quanto Ti voglio bene, io non credente, quanto Ti voglio bene!

Mi viene quasi da piangere, pensando alla Tua denuncia dei privilegi dei figli dei ricchi e dei potenti.

Quando Tu sei generoso, quanto Tu sei buono, quanto noi poveri cristi dobbiamo lodarTi ed amarTi!

E Ti amiamo, sì, noi, poveri cristi, Ti amiamo, Papa Francesco, perché dell’altro Francesco, che con i porci andava a mescolarsi, tu sei fratello, ti sei prestato finanche il nome.

Ora, nulla più ci rimane, Papa Francesco, se non la Tua misericordia, perchè tutte le altre speranze ci sono state tolte, e ci sono state tolte proprio da Matteo, che il San Matteo della mia città proprio non è, e che il nostro destino evangelico di poveri ha affidato alla Ministra di coloro che alla nascita i talenti se li trovano già nelle pieghe delle fasce, nei ciondoli scintillanti delle culle dorate, nelle scuole di tutto fornite, anche dei migliori maestri, nelle scuole di èlites.

Ora pro nobis, Papa Francesco!

UN TUO DEVOTO FRATELLO IN CRISTO