31 marzo Superamento bicameralismo e revisione Titolo V in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta del 31 marzo, approva uno schema di Disegno di legge costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”

Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V – Disegno di legge costituzionale

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha approvato lo schema di Disegno di legge costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”.

Il testo propone il superamento dell’attuale sistema bicamerale in favore di una maggiore efficacia nell’azione legislativa, il contenimento dei costi della politica, un rapporto più ordinato e meno conflittuale tra Stato e autonomie ordinarie e speciali. Il sistema parlamentare si articola, secondo il testo, in Camera dei Deputati e Senato delle Autonomie. La Camera, elettiva, è titolare del rapporto di fiducia con il Governo, esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo dell’operato del Governo. Il Senato delle Autonomie è composto dai rappresentanti eletti di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da sindaci. Il numero complessivo di senatori sarà inferiore alla metà di quello attuale e i senatori non percepiranno indennità di mandato. Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le città Metropolitane e i Comuni, approva le leggi costituzionali, partecipa alla attuazione degli atti normativi dell’Unione europea, verifica e valuta l’attuazione delle leggi.

Il progetto di revisione costituzionale del Titolo V conferma l’abolizione delle Province, prevede il superamento dell’attuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni in favore di un decentramento legislativo più funzionale allo sviluppo economico e sociale del Paese, sopprime inoltre il Cnel.