D. Cillo – F. Sansotta, Fare il dirigente scolastico

DIRIGERE COME

 di Maurizio Tiriticco

fare_dsDario Cillo ha voluto regalare ai suoi colleghi dirigenti scolastici un meraviglioso libello! Il diminutivo non intende togliere valore alla pubblicazione! Il fatto è che Dario è così avanti nelle nuove tecniche di lettura e scrittura, quali indotte dalle TIC, che riesce a dire… cose grandi con parole piccole! Con quante pubblicazioni ci siamo imbattuti recentemente sul dirigente scolastico, soprattutto in vista dei recenti concorsi? Volumi grossi così: anche perché chi scriveva doveva dire tutto di tutto, stante l’enciclopedismo dei programmi d’esame e delle competenze richieste alla nuova dirigenza: dalla cultura organizzativa alla puntuale conoscenza dell’amministrazione pubblica e della sempre più copiosa normativa relativa alla scuola. In effetti, non si doveva più formare un direttore didattico o un preside: altre professionalità per una scuola altra, non autonoma. Oggi un dirigente pubblico che operi in uno Stato rivisitato e corretto da un novellato Titolo V, in una scuola rivisitata e riformata da un regolamento sull’autonomia è tutt’un’altra cosa!

Per non dire poi del quotidiano lavoro concreto, o meglio delle molteplici mansioni che competono a un dirigente pubblico, responsabile di una scuola che, in quanto “autonoma”, deve darsi le “leggi” da sola! E non è un’esagerazione! Agire sul territorio, operando in una scuola a tempo pieno e a spazio aperto non è affatto cosa facile! Per queste ragioni il lavoro è tanto e si esplicita in più direzioni. Riassumere questa complessità in un libello – inteso nel suo etimo, ripeto – non è compito agevole, ma… Occorreva una lunga esperienza, di insegnamento, di direzione e di insegnamento a tanti neodirigenti. Per non dire, poi, della esperienza più che decennale alla direzione della prima rivista online tutta dedicata alla scuola: edscuola.it è sul web dal lontano 1996 e contiene tutto di tutto ciò che riguarda il funzionamento del “sistema educativo di istruzione e formazione”. Occorreva questo ricco insieme di conoscenze, abilità e competenze – per dirla con un’espressione oggi familiare – per produrre questo manuale – proprio nel senso di maneggevole – intitolato “Fare il dirigente scolastico”, edito da Uil Scuola e da Educazione & Scuola.

Lo vedo sulla scrivana di ogni dirigente, pronto ad essere aperto e consultato per ciascuno delle miriadi di problemi a cui un dirigente scolastico deve dare risposta minuto dopo minuto: e non è un’iperbole. In effetti si tratta di un manuale… quotidiano, nel senso letterale del termine: da aprirsi, cioè, giorno dopo giorno. Dario Cillo e Franco Sansotta, sindacalista dell’Uil-Scuola, noto ai lettori per una sua pregevole ricerca, “Dal Congresso di Vienna alla proclamazione del Regno d’Italia”, del 2011, l’anno del Centenario, hanno voluto seguire la via diaristica, o meglio del quotidiano lavoro a cui si trova di fronte il dirigente, dal primo all’ultimo giorno di scuola. Ciascuna operazione è sostenuta dall’adempimento normativo, primario o secondario che sia, per cui il dirigente è sempre confortato dalla legittimità dell’operazione che è tenuto ad eseguire.

Particolare importanza assume l’appendice, in cui sono richiamate e riportate tutte le funzioni che nella scuola autonoma competono non solo al dirigente scolastico, ma a tutte le altre componenti: il Dsga, il Consiglio di Istituto, la Giunta esecutiva, il Collegio dei docenti, i Consigli di classe. Dirigere una scuola in regime di autonomia non è cosa facile: le componenti che attendono a più funzioni sono numerose e il lavoro di coordinamento, direzione vigile e responsabile, autorevole e non autoritaria, non è affatto facile. So per esperienza che a volte la “paura di sbagliare” – anche perché l’insieme delle norme a volte costituisce una vera e propria selva selvaggia – finisce con il rallentare l’azione. Oggi, con l’agile manuale sempre pronto sulla scrivania questo rischio non si corre! E’ per tutte queste ragioni che questo libello dalla copertina azzurra – è il colore che simboleggia la riflessione e la produttiva capacità di comunicare con gli altri – avrà la fortuna che merita. E alla fine dell’anno scolastico ogni pagina avrà la sua orecchia! Ciascuna per ogni giorno di consultazione.

Ma i nostri dirigenti possono stare tranquilli! A settembre, a ogni inizio di anno scolastico, avremo una nuova edizione! Perché anno dopo anno le norme crescono, forse più di numero che di qualità: ma questo è un altro discorso. Comunque, un’edizione anno dopo anno la riterrei necessaria! E non so se chiudere con un punto esclamativo o un punto interrogativo! Dipende da Dario e da Franco! Un augurio e un impegno? Non so! Io e tutti i nostri dirigenti sono in attesa, settembre dopo settembre…