Cane guida, in un manuale le “istruzioni per l’uso”

Cane guida, in un manuale le “istruzioni per l’uso”

Tante le norme che tutelano questi preziosi assistenti, ma troppe ancora le discriminazioni. Per questo il gruppo di associazioni “Blindsight Project” ha messo a punto un vero e proprio vademecum, con le regole e le indicazioni fondamentali

da Redattore Sociale
16 aprile 2014

ROMA – Il cane guida è un “lavoratore” e, come tale, va rispettato: proprio come la persona che accompagna: tanti sono invece gli episodi di discriminazione umiliazione che spesso le persone cieche accompagnate dal loro “amico più fedele” devono subire: o perché non conoscono loro stesse gli accorgimenti da usare, o perché non si conosce la legge che tutela il lavoro del cane guida. Blindsight Project ha pensato di correre ai ripari, provando a colmare le lacune e l’ignoranza attraverso un vero e proprio vademecum. “Tutto sul cane guida (e i suoi amici umani)”, è il titolo del manuale che, in sette regole, fa chiarezza su questa materia così poco conosciuta. La guida, rivolta soprattutto ai possessori di cani da lavoro, ma anche a tutti i padroni di cani, è nata dalla collaborazione con la Scuola Triveneta per Cani Guida, l’Associazione Puppy Walker e l’Uici di Belluno ed è disponibile sul sito di Blindsight project. Esso contiene “consigli, regole e suggerimenti per il rispetto degli animali ed anche delle persone, quelle disabili in particolare, per evitare sanzioni e denunce, per essere più informati e per una migliore qualità della vita di tutti, cani guida e loro amici umani compresi”, si legge nell’introduzione. “Ci auguriamo che questa piccola guida possa essere d’aiuto a tanti – spiegano i promotori – dai gestori di esercizi pubblici che rischiano multe e denunce, a tutti gli italiani con cani, in particolar modo gli italiani con disabilità visive, che vorrebbero potersi muovere tranquillamente tra tutti con la loro guida a 4 zampe, senza alcun pericolo, polemica o discriminazione”.

Per prima cosa, “il cane guida che accompagna la persona disabile della vista (cieco o ipovedente) non può essere separato dallo stesso in quanto considerato ‘ausilio per persona disabile’, è quindi tutelato dalla legge (n.37 del 1974, integrata dalla Legge n. 60 dell’8 febbraio 2006 pubblicata nella G. U. n. 52 del 3 marzo  2006), che garantisce ovunque senza limitazione l’ingresso gratuito al cane guida che accompagna disabile visivo anche dove i cani normalmente non sono ammessi (es.: taxi, trasporti pubblici, ambulanze, esercizi commerciali, ospedali, chiese, hotel, scuole, ecc.). La trasgressione di tale legge – ricordano gli autori della guida – comporta una sanzione da €500 a €2.500, e non va esclusa l’eventuale denuncia da parte della persona disabile per discriminazione”.

Ora, sebbene esista questa tutela così ampia ed esplicita, tuttavia accade quotidianamente che “la persona cieca sia cacciata via da pubblici esercizi o trasporti, solo perché ha scelto di vedere con un cane guida”. Obiettivo del vademecum è quindi ricordare quali siano le leggi principali e forniscono alcune indicazioni molto pratiche. Una parte di queste sono rivolte a chi incontra una coppia cieco-cane guida: non dare cibo e non distrarre con giochi e carezze il “prezioso” assistente, non intervenire mentre la persona cieca rimprovera il suo cane. Altre raccomandazioni sono invece indirizzate agli stessi padroni dei cani: si ricorda per esempio l’obbligo del guinzaglio, ma non della museruola, dal cui utilizzo sono esonerati i cani guida, così come quelli delle forze armate, della polizia e della protezione civile. Le persone cieche sono inoltre esonerate dalla raccolta delle feci del proprio cane, obbligatoria invece per tutti gli altri padroni di cani. “Il cane guida è comunque addestrato anche a non sporcare, e a farlo solo in aree con erba o terra”, precisano gli autori del manuale. Ai pedoni si ricorda poi che “il bastone bianco per ciechi ha la precedenza su tutti e ovunque per codice della strada” e si raccomanda quindi di liberare il passaggio all’arrivo della coppia, sia sui marciapiedi che nei mezzi di trasporto e in luoghi chiusi. Infine, ai conducenti di auto, moto e  bici, si raccomanda di non occupare aree riservate: “parcheggiare ‘un attimo’ sui passaggi pedonali tutti significa rubare l’unica via d’uscita che un cane guida può avere per attraversare”. Il manuale si conciude con una pagina di contatti e riferimenti per eventuali segnalazioni e contributi. (cl)