Regione Toscana, Servizi Educativi dell’infanzia

Regione Toscana, Servizi Educativi dell’infanzia. Romanelli (SEL): “Nelle conclusioni dell’indagine conoscitiva luci e ombre”. “Giusta la richiesta di un intervento straordinario del Governo, ma troppa enfasi sul sostegno alle scuole paritarie private”.

“E’ stata presentata stamani in aula – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – la relazione conclusiva sull’indagine “L’educazione nella fascia di età da zero a sei anni: esperienze e prospettive a confronto”.

“Ringrazio il Presidente e i colleghi della Commissione Cultura, così come i tanti esperti intervenuti su questo importante tema, per il lavoro svolto, i dati forniti e l’occasione di dibattito tra le diverse sensibilità”.”L’età prescolare, così come rilevato dall’Istituto degli Innocenti, è il momento più importante per lo sviluppo, intervenire con servizi educativi d’eccellenza è alla base per la realizzazione culturale e sociale dei futuri cittadini, dando loro strumenti per leggere e affrontare la realtà complessa che li attende”.

“L’attenzione della Regione Toscana, in un momento di forte preoccupazione da parte del pubblico di avere le risorse necessarie, a questi aspetti dal punto di visto qualitativo è sicuramente un tratto distintivo importante”. “Importante quindi la richiesta al Governo di un intervento straordinario per i servizi alla prima infanzia, affinché anche la fascia 0-3 anni diventi il primo ramo dell’educazione e istruzione. Così come finora l’esperienza delle sezioni Pegaso è stata sicuramente valida”.

“Tuttavia anche nella maggioranza abbiamo impostazioni diverse e da parte mia, uomo di Sinistra, non posso che sottolineare che in questa relazione conclusiva si sottolinea troppo il sostegno alle scuole paritarie private e la loro integrazione con quelle pubbliche, con la tesi che questa sia una scelta neutra, squisitamente tecnica.” “Una logica questa, erede della Legge Berlinguer, ma contraria a nostro parere allo spirito della Costituzione”. “Chi afferma che le scuole private possono allargare i servizi e a costi minori dimentica che in questi istituti gli insegnanti sono retribuiti di meno, con il concreto rischio di una dequalificazione del servizio”.

“Ripropongo quindi il mio dissenso su questo aspetto, così come quando votai contro all’articolo della Finanziaria che prevede un sostegno alle famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole private paritarie. A questo punto mi auguro che le mediazioni finora tenute reggano per il bene del sistema nel suo complesso e che la Giunta Regionale, cui spettano le decisioni operative, non operi forzature verso un ulteriore sostegno al privato. In tal caso la nostra contrarietà sarebbe nettissima” – termina Romanelli.