Alunni tutti diversamente abili

ALUNNI TUTTI DIVERSAMENTE ABILI

di Umberto Tenuta

Tutti alunni diversamente abili, anche quelli portatori di handicap, anche quelli disabili, anche quelli che ci si ostina a chiamare “normali”

 

Per più di un quarto di secolo me ne sono occupato, quale Dirigente tecnico per i servizi ispettivi con funzioni di coordinatore dell’unico Gruppo funzionante presso l’Ufficio scolastico provinciale della mia Città.

A distanza di un decennio non ne capisco più niente!

Non tanto perché me ne sono dimenticato, cosa che non è mai avvenuta, ma perchè la Burocrazia ha l’insuperata virtù di complicare la vita, ovviamente per rendersi immortale!

Comunque, non mi importa capirci.

Guardando da lontano, le cose si vedono meglio, anche senza le lenti del presbite che io ho sempre portato.

Ho sempre fatto un ragionamento piccolo piccolo, adeguato alle mie capacità mentali.

Un sillogismo!

PREMESSA MAGGIORE

Non so prima, ma da quando gli uomini sono scesi dall’albero hanno avuto la magica virtù di rendersi diversi l’uno dall’altro, singolari, unici, irripetibili nemmeno con la Stampante 3D.

Provate a trovare un vostro sosia perfetto.

Potete girare il mondo intero, passato, presente e futuro, non lo troverete!

Nessuno è come me, come me non c’è nessuno, io sono da GUINNES DEI PRIMATI!

Le Donne, tutte le donne, certamente più intelligenti degli uomini, se non per altro, perchè la loro intelligenza ha una connotazione maggiormente affettiva, come comunemente si ritiene, ogni mattina si guardano allo specchio e giustamente si dicono: “Bella come me non c’è nessuna”.

Vai a contraddirle, se te lo permettono!

Ordunque, se donne ed uomini anche diversi siamo, e siamo tutti, tutti diversamente abili, tutti singolari, unici, irripetibili.

Non esistono alunni diversamente abili perchè tutti sono diversamente abili!

E quindi tutti con Bisogni Educativi Speciali.

Non affidatevi alle mie parole!

Domattina, entrate in un’aula di qualsiasi Scuola e osservate i venticinque mocciosetti che stanno nei banchi, diversamente seduti, diversamente vestiti, diversamente pettinati, diversamente truccati come le loro maestre.

Poi fateli parlare ed utilizzate un riconoscitore vocale: non ce ne sono due che parlano allo stesso modo.

Fateli camminare, non ce ne sono due che camminano allo stesso modo, come d’altra parte non ci sono due Maestre che ancheggiano allo stesso modo!

Comunque, fate tutte le altre sacrosante verifiche che voi potete immaginare.

Vi suggerisco alcuni settori di ricerca:

  • ETà (anni, mesi, giorni, ore, minuti primi, minuti secondi)
  • CARATTERISTICHE DEI VOLTI (forme e colori degli occhi, forme dei nasi, forme delle orecchie, forme dei menti, forme dei colli, forme e colori dei capelli…)
  • CARATTERISTICHE DELLE BRACCIA…
  • CARATTERISTICHE DEI DORSI…
  • CARATTERISTICHE DELLE GAMBE…
  • ……………
  • STILI DI APRENDIMENTO…
  • RITMI DI APPRENDIMENTO …
  • LIVELLI DI APPRENDIMENTO …
  • CONTENUTI DEGLI APPRENDIMENTI…

Non ne troverete mai, giammai, e poi mai ne troverete due eguali!

Ed allora?

Allora, siamo tutti diversi, sono tutti diversi gli studenti della stessa classe!

Ergo?

Claparède ci ha detto che dobbiamo personalizzare le attività formative!

Le dobbiamo personalizzare per tutti i singoli studenti delle nostre classi Prime, Seconde,Terze…!

Una Scuola della Personalizzazione Educativa per tutti gli Studenti.

Per tutti gli studenti, tutti con BES!

Sic stantibus rebus, che cosa fanno gli Insegnanti di sostegno?

No!

Domandiamoci che cosa fanno gli Insegnanti che non sono di sostegno?

Un’altra Premessa!

Che ci stanno a fare a scuola gli Insegnanti?

Nessuno può insegnare niente a nessuno, perchè il cervello degli esseri umani non è, né una lavagna di ardesia, né una LIM.

Nessuno è insegnato!

Tutti apprendono, scoprono, inventano, costruiscono i loro saperi: sapere, saper fare, saper essere!

Ma, allora gli insegnanti, i docenti, i professori, i maestri che cosa ci stanno a fare a scuola?

Un gran problema risolto per la Ministra Giannini!

Un grande guaio per tutti coloro che nella scuola operano, docenti, dirigenti, ATA!

Per tutti i i Dirigenti Superiori!

Anche per la poltrona della Ministra Giannini!

Calma, Signori!

Nel pancione, il bimbo aveva, non solo il cordone ombelicale che lo nutriva, le mani per toccare le pareti del grembo materno ed i piedi per scalciare, ma anche le orecchie per ascoltare Back e Mozart, le Ninne Nanne della mamma cara e le voci del papà…

Nel Nuovo grembo terrestre in cui lo partorisce la mamma, il bimbo va incontro alla luce del sole che lo abbaglia col suo splendore di mille colori, va incontro alle mille forme delle cose che intorno ai suoi occhi si porgono, va incontro alle sublimi altezze dei monti e dei cieli azzurri, alle distese infinite dei mari e degli oceani, ai canti degli uccelli sulle cime degli alberi, alle voci amiche dei fratelli sparsi nei Continenti senza numero certo.

Un mondo infinito di regni minerali, vegetali, animali ed umani che il bimbo esplorare non sa senza la guida discreta di novelli Virgili, autori e maestri pronti a coronarlo:

“Tratto t’ho qui con ingegno e con arte;

lo tuo piacere omai prendi per duce;

fuor se’ de l’erte vie, fuor se’ de l’arte. […]

Non aspettar mio dir più né mio cenno;

libero, dritto e sano è tuo arbitrio,

e fallo fora non fare a suo senno:

per ch’io te sovra te corono e mitrio”.

Ci sono nelle scuole i novelli Virgili, ciascuno col suo ingegno e con la sua arte, capaci non di insegnare, di tenere lezioni e di giudicare, ma di guidare con ingegno e con arte ognuno dei venticinque studenti di ogni classe per sue vie singolari, mai uguali, mai uniformi, mai ripetitive?

Ovviamente, ciascuna maestra, ciascun maestro avrà il suo personale ingegno e la sua personale arte che mai si ripetono.

Una Scuola Nuova, una Scuola Personalizzata, per ogni giovane studente nella sua seconda e lunga gestazione che lo fa nascere uomo, uomo unico, singolare, irripetibile, secondo i suoi Bisogni Educativi Speciali!

Mettiamo da parte la Burocrazia dei BES, degli H, dei Diversamente Abili.

Facciamo che tutti i giovani possano gridare a squarciagola: come me non c’è nessuno!

Nemmeno dopo otto anni di scuola obbligatoria.

Grazie, grazie a Voi, Maestre e Maestri, tutte e tutti speciali nei vostri ingegni, tutte e tutti specializzati nelle vostre arti!

Ma, soprattutto, grazie a Voi se a tanta impresa già da oggi diversamente cooperate con gioia!