Creare una nuvola della scuola

da Corriere.it

Creare una nuvola della scuola

E’ impossibile insegnare senza fare i conti con le tecnologie e la Rete

di Cosimo Laneve, Università degli Studi A. Moro, Bari

I media e le conoscenze formano ormai un intreccio nel quale ci si ritrova o ci si perde: la struttura mutante dei primi influenza le seconde. E viceversa. È impossibile non restare impigliati nella Rete. Né può bastare un approccio low-tech, a basso impatto tecnologico. Dunque c’è bisogno di insegnanti che conversano attraverso una delle molteplici forme d’interazione che il web rende possibili: cambiare l’ambiente di apprendimento creando una comunità-laboratorio di idee e lavoro e una community degli studenti, dunque una cloud school. Una scuola-nuvola che si collega in Rete, dove docenti e studenti interagiscono, collaborano, elaborano propri ebook e li condividono. Una scuola che sia effettivamente adeguata ai tempi attuali e aperta a forme e modi didattici, talora anche inediti, come quello di dare importanza non solo alla verticalità (lezione frontale!), ma anche all’orizzontalità (che è proprio dei nuovi media). Insieme alle forme di direttività (che non si intendono affatto cassare), occorre che l’insegnante sia disposto, non più raramente bensì più frequentemente, a-essere-con-gli-studenti alla pari. In questa prospettiva pensiamo che si richieda una svolta da parte del docente perché si faccia interprete reale di un insegnamento nuovo, che possa essere caratterizzato dal con (la preposizione dal latino cum) che vuole indicare una più stretta relazione — e non solo sul piano della connessione (l’always on) attraverso le molteplici forme d’interazione che il web rende possibili — con gli studenti. È la didattica che si dispiega negli spazi della condivisione, collaborazione, cooperazione: darsi la mano e fare un cammino di conoscenza, istruzione ed educazione. In questa prospettiva sarà possibile arrivare a una citizen school, una scuola dei cittadini aperta, non elitaria, indipendente. Una scienza dei cittadini e per i cittadini.