Compiti se sì per tutti

COMPITI SE Sì PER TUTTI

di Umberto Tenuta

CANTO 153 andante ma non troppo la Logica non va

 

Credevo di aver fatto appello alla Logica, ma ho sbagliato logica.

In fondo, avevo ragionato così:

Se SCUOLA significa COMPITI

NON SCUOLA significa NON FARE COMPITI.

Per non creare maggiori contrasti, avevo omesso di aggiungere che questo vale anche per le domeniche e per gli altri giorni di vacanza durante l’anno scolastico.

E, ancora, ho mancato di aggiungere, e ne chiedo scuse, che questo vale anche per i docenti, che nella scuola dovrebbero avere anche il tempo per programmare ed aggiornarsi.

Insomma, un pacchetto SCUOLA TUTTO COMPRESO!

I docenti lo accetterebbero?

E se sì, come credo, perchè solo per gli studenti dovrebbe essere diverso?

Il principio dell’eguaglianza non vale per tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla loro età?

Se qualche docente non è d’accordo, si faccia avanti.

Durante le vacanze −natalizie, pasquali ed estive− egli va a scuola ed assiste gli studenti che a casa non hanno la nonna, la mamma o la zia che aiuta a fare i compiti.

Forse così saremmo tutti d’accordo!

Ma, se mi si permette, vorrei ritornare a fare un discorso un po’, ma solo un po’, più generale.

Mica mi voglio addentrare nei processi della memorizzazione e sul ruolo che in essi riveste la ripetizione skinneriana e la comprensione!

Per quanto mi riguarda, ricordo che in prima media compresi il significato della Tavola pitagorica e da allora non ebbi più problemi nel fare le moltiplicazioni.

Ed analogamente per le equazioni!

Forse anche per le poesie che quando le ho sentite nel cuore mi sono rimaste nella mente.

Si diceva nei Programmi didattici del 1867: il maestro “si astenga dal dare dimostrazioni che in quella tenera età non sarebbero intese. Si limiti ad imprimer bene nelle menti degli scolari le definizioni e le regole”[1].

Credo che ne siamo lontani anni luce.

Forse la cultura non è, come è stato affermato, ciò che rimane nel corpo, nella mente e nel cuore dopo avere dimenticato tutto ciò che si è appreso?

E che dire della memoria digitale che domani porteremo negli occhiali da sole?

Su pagine di quaderno utilizzate come schede avevo ricopiato frasi e frasi significative di pedagogia.

Ora non consulto nemmeno il GRANDE DIZIONARIO ENCICLOPEDICO UTET.

Con un semplice clic consulto INTERNET!

Certo, ho ricordi generali −non generici− di eventi, di teorie, di letture fatte con passione!

Forse dobbiamo approfondire se vale di più la ripetizione o la comprensione, l’affezione, l’emozione con la quale si apprende.

Lasciamo a Skinner le gabbie per condizionare gli animali.

I nostri studenti sono uomini.

Consideriamoli tali!

 

 

[1] LOMBARDI F.M., I Programmi per la scuola elementare dal 1850 al 1985, La Scuola, Brescia, 1987, pp. 49-50).