Riparazioni a settembre Riforme a settembre no no

RIPARAZIONI A SETTEMBRE RIFORME A SETTEMBRE NO NO

di Umberto Tenuta

CANTO 152 Non si ripara a settembre. SI CAMBIA VERSO SUBITO!

 

E no!

E no, Ministra Giannini.

Non si ripara a settembre.

Si ripara oggi, domani, dal 1° giugno al 15 settembre, facciamo pure al 1° ottobre, così i remigini saranno contenti.

Si riparano i mali della scuola, i malanni della scuola, tutti i malanni della scuola, malanni di tanti e tanti anni perduti, perduti dagli studenti che non visto il loro successo formativo cui pure avevano diritto.

Ora se verso si vuol cambiare, come si deve cambiare, per non fare una figuraccia, allora prontamente occorre provvedere.

Non c’è bisogno di togliere le vacanze estive a deputati e senatori.

Le leggi son.

Occorre solo Chi pon mano ad elle.

E Chi se non Ella, Onorevole Ministra Giannini, può emanare un’OM:

“Le leggi son, ponete mano ad elle.

Immantinente saranno licenziati senza appello coloro che le mani si terranno dentro le tasche”.

Al 1° ottobre, Giorno di San Remigio, tutti i giovani faranno ritorno a scuola e non la riconosceranno più.

Le pareti saranno tutte restaurate e di colore verde decorate.

I tetti tutti col fotovolcaico ricoperti.

Le aule a scomparsa per lasciar posto ai laboratori di Matematica e di Lingua, di Storia e di Geografia, di Botanica e di Zoologia, di Musica e di Canto, di Danza e di Nuoto…

Al posto dei banchi allineati ci saranno i tavoli pentagonali.

Al posto delle Lavagne ci saranno i Tablet nelle tasche degli studenti e nelle borsette delle Professoresse (NB. Ai Professori sarà stata data licenza di andare in pensione con l’aliquota massima!).

Abbondante materiale concreto, comune e strutturato, Digitale 3D ed Iconico 2D, sarà negli appositi depositi per la gioia delle Maestre ed ancor più delle giovanette.

Libri di testo addio!

Al loro posto i sostituti digitali e le stampantine dentro i cilindri delle stilografiche, con fogli mini A4.

Altoparlanti addio!

La Maestra non parla e non si sgola.

Avrà il coraggio di tacere, come voleva Delessert.

Saranno gli studenti a costruire i loro saperi e le loro virtù, lavorando con gli strumenti del Problem solving e del Cooperative learning.

Anche i Docenti saranno usciti dai loro bunker ed assisi nel Team Teaching.

I Dirigenti scolastici avranno perduto i loro scranni e nei laboratori vagheranno, a dare una mano or qui or là perché nessuno grida Facite ammuina!

Ci sarà di che divertirsi, davvero.

La scuola sara ‘na Ca’ Zoiosa!

E chi avrebbe mai creduto alla promesse di CAMBIAR VERSO anche alla Scuola?