Giovani e studenti dimenticati

GIOVANI E STUDENTI DIMENTICATI di Umberto Tenuta

CANTO 170   SI PARLA DI DOCENTI DI STIPENDI DI AULE FATISCENTI MA DI STUDENTI NIENTE!

 

Non si finisce mai di parlare della Scuola, nella stampa sindacale, nei quotidiani digitali, finanche nelle aule parlamentari.

Ed è un gran bene!

Solo che si parlasse di quello che la scuola macina.

E non solo dei mugnai.

La salute della FIAT si misurava dalla bellezza della Topolino!

Dei topolini che girano nelle aule scolastiche nessuno parla.

Un tempo smisurato si impiega negli adempimenti dei docenti!

POF, PEP, PEI, UD, UNITÀ DI APPRENDIMENTO, UDAI, UDAP, PON, CSP…

Sigle e adempimenti a non finire.

Chiuse le scuole, ancora i docenti corrono ai consigli di classe, ai collegi, alle riunioni pre-esami e post-esami …

Verbali, registri, relazioni finali che non finiscono mai…

Ma se tutto questo tempo lo si impiegasse per educare?

A che serve questa sconfinata burocrazia scolastica?

A consumare la carta che non c’è.

A consumare il tempo dell’educazione!

Unica ragione d’essere della scuola, dei docenti, dei dirigenti, della Ministra è l’educazione .

L’educazione dei giovani!

Soprattutto oggi che l’educazione manca.

Non solo perchè c’è la maleducazione, ma soprattutto perchè manca l’educazione, la formazione, l’umanizzazione, la socializzazione, la democratizzazione, la professionalizzazione!

Domandate che fa la scuola!

Vi rispondono che cura l’istruzione.

Prima domanda.

La cura davvero?

O si preoccupa solo di riempire le menti di nozioni che ormai abbondano negli smartphone?

Ma se le nozioni abbondano negli smartphone, perchè la scuola perde il suo tempo a far programmazioni, lezioni, interrogazioni?

La scuola è ormai diventata l’emblema della burocratizzazione.

Nessuno si occupa più dell’educazione!

E meno male che ancora c’è qualcuno che si preoccupa delle malversazioni.

A fine anno scolastico si ritrovano insieme bocciati ed indagati!

Viene il dubbio che siano gli stessi.

Quelli che la scuola non ha educato!

Papa Francesco, la minaccia dell’Inferno quelli non l’ascoltano.

Non sono stati educati ad ascoltarla.

Eppure TU sei sceso in campo.

Sei sceso in Piazza.

Ti sei seduto in Piazza San Pietro.

Hai parlato.

Ed io ho commentato.

Ma nessuno ci ha ascoltato.

Vox clamans in deserto!

Fino a quando, o Padre Santo?

Fino a quando questa scuola non educa uomini?

Fino a quando questa scuola non educa uomini santi?

Gli uomini che la scuola non educa andranno all’inferno, gridi TU.

Ma intanto gli uomini derubati vivono già nell’inferno di questa povera terra.

Preghiamo assieme perché con la prossima stagione arrivi l’educazione!