Bocciature

BOCCIATURE  LA SCUOLA BOCCIA anziché PROMUOVERE UNICA SUA RAGION D’ESSERE di Umberto Tenuta

CANTO 195 <<valutazione di uno studente: una valutazione che può fare a ragion veduta (o almeno così credevamo) solo chi lo abbia avuto in classe per un anno scolastico” (Alessandro Giuliani, CORRIERE DELLA SERA)

 

Non me ne vogliano i miei, non più cinque, ma tre lettori!

Oggi come ieri, seppure con la calura estiva che condivido con i giovani bocciati dalla scuola che aveva il preciso compito di promuoverne la piena formazione umana.

Vorrei chiedere a tutti I Sandri come si sentirebbero se qualcuno bocciasse tutti i loro progetti di affermazione, di realizzazione, di rinascita sempre nuova alla vita.

Con sempre maggiore forza lo ripetiamo.

L’educazione è la nascita alla condizione umana.

Senza ripetere Socrate, la Scuola è l’Ostetrica.

Ora che fa l’Ostetrica?

Lo respinge il bambino?

Le acque sono ormai fuoriuscite.

Il giovinetto muore!

E noi che facciamo?

Lo abbandoniamo nella foresta.

Un animale in più.

Non bastano quelli che già scannano!

Non bastano quelli che già…

Elenco lungo, destinato ancora a crescere, se i nuovi nati non li aiutiamo a crescere, svolgendo appieno quello che abbiamo scelto come nostro mestiere di educatori.

Elenco che si allungherà sempre più se lasciamo che i morti seppelliscano i morti.

Ma come facciamo a lasciare che nelle nostre scuole i morti seppelliscano i morti?

Mortalità scolastica che aumenta anziché diminuire con i nuovi ritrovati della tecnologia moderna!

Povero Roberto!

Valutare per educare.

<<valutazione che può fare a ragion veduta … solo chi lo abbia avuto in classe per un anno scolastico>>.

E che ha fatto, per un intero anno scolastico?

Per centottanta giorni gli ha somministrato sempre la stessa dose della stessa medicina?

Per centottanta giorni non ha fatto le sue verifiche settimanali, mensili, bimestrali, trimestrali?

E non ha sentito il bisogno di un consulto, come pure il D.P.R. 416/1974 gli fa obbligo?

Sì, la valutazione la poteva e la doveva fare, non alla fine dell’anno scolastico, per respingere, ma durante l’anno scolastico per promuovere!

Mi ripeto, ancora!

Solita filastrocca.

È svogliato, è stato sempre svogliato, durante l’intero anno scolastico!

Ma non era tuo primario compito quello di invogliarlo, di motivarlo, di innamorarlo, di contagiarlo coi tuoi amori?
Forse tu non eri innamorato affatto e non potevi contagiarlo.

Nulla questio.

Ma perchè ora fai pagare a lui la tua apatia?

Ce l’ha messa tutta, ma non è dotato.

Nemo dat quod non habet.

Tu vuoi far uscire il sangue dalle pietre.

E se le pietre sangue non versano tu le spacchi, le pietre?

Tertium non datur.

E allora?

Carthago delenda est!

Cartagine, non i Cartaginesi.

Ma forse è meglio così:

SCHOLA RENOVANDA EST!