Docenti, dirigenti, studenti

199 DOCENTI DIVISI TRA LORO E DAI DIRIGENTI ASSIEME A STUDENTI DIVISI E ABBANDONATI di Umberto Tenuta

CANTO 199 Piccioletta troppo piccioletta la mia voce in questa grossa Questio.

Ancora una volta sembra che quel che conta non sono coloro per i quali la scuola è stata istituita ma coloro che in essa hanno trovato un posto di lavoro.

Ed ancora una volta vale il principio:

DIVIDE ET IMPERA!

 

Dividi i Dirigenti dai docenti.

Dividi i docenti dai docenti.

Dividi i docenti dai discenti.

Dividi i discenti dai discenti.

Divide et impera.

Ma non è questo che importa.

Importa, non il gioco delle parti, ma la posta in gioco.

E la posta in gioco sono gli studenti!

Ma gli studenti sono i grandi assenti.

Nessuno ne parla.

Nessuno ne parla sulla Stampa, e nemmeno in TV, e neppure nei Sindacati, e neppure al MIUR.

Tanto che importa che essi sono la materia prima dell’Azienda Scuola?

La lavorazione è automatizzata.

Ci sono le macchine che provvedono alla lavorazione.

PC per Programmazioni, per Piani educativi personalizzati, per Mappe concettuali, per Unità didattiche, per Griglie di valutazioni settimanali, trimestrali, annuali, finali.

E il tutto nel Registro digitale.

E, per giunta, nemmeno nei Tablet personali degli studenti, dono paterno.

Rassegniamoci!

Destra o sinistra, qui non conta.

Pari son.

Da quando il mondo è mondo sono gli adulti che imperano.

Le Infanti stanno solo alla Corte dei Re di Spagna.

La Scuola, con le sue pareti fatiscenti, le celle con le finestre inferriate, i servizi igienici ad orari prestabiliti, i banchi inamovibili, è il feudo dei Dirigenti coi suoi Valvassori, Vassalli e Valvassini.

Sono essi che si spartiscono la torta.

A voi, giovani studenti, non resta che tirare l’aratro, perchè il buon seminatore sparga ugualmente, a destra ed a sinistra, le sementi.

Non importa dove cadono, sul terreno fertile o sulle pietre, pietre dure sulle quali nessuna radice può penetrare.

Non c’è nulla da fare.

Questa è legge di natura.

L’avete sentita, voi giovani, la Ministra dell’Istruzione, non dell’Educazione?

Il merito è quel che conta.

Merito degli studenti dotati di ataviche virtù!

Merito dei docenti, anch’essi figli della selezione, selezione effettuata dai pochi Eletti cui dal popolo sovrano è stato conferito il potere di selezionare.

Tutto cambia perché nulla cambi.

La piramide sta lì, immobile da millenni, testimonianza della grandezza dei Re e delle Regine, che il popolo schiavo ha amato costruire a loro perenne onore.

Uffa!

Che volete?

Volete forse che i figli dei contadini lascino il contado e lascino incolti i campi di grano?

Nonostante l’avanzata del Digitale, pure qualcuno alla raccolta dei pomodori dovrà provvedere.

Mica i figli della gente talentuosa!

Ecco, dopo millenni, la piramide resta lì.

 

Ministra

Direttori generali

D i r i g e n t i s c o l a s t i c i

D o c e n t i d i s e r i e  A

D o  c e n t i d i s e  r i e  B

S   t   u  d    e n  t  i d i    s       e     r   i   e A

S t  u   d   e   n   t i   d i   s    e r    i     e   D

 

Mica la Piramide è un capriccio della Ministra?

I fondi sono quelli, e non si possono dare a tutti.

Ma secondo un criterio valido, un criterio collaudato, collaudato nei secoli.

Collaudato nei millenni

A chi ha di più si dà di più.

PER OMNIA SECULA SECULORUM

 

Non agitatevi!

La Scuola ha l’onere di far rivivere la tradizione.

E la farà rivivere ancora nel futuro dei nostri giovani studenti.

TUTTO CAMBIA PERCHè NULLA CAMBI.

A nessuno è facile CAMBIAR VERSO?

Figurarsi a chi proclama di voler continuare a premiare i meritevoli!

Le Piramidi stanno lì da millenni.

Et hic manebimus optime!