Mamme e maestre

206 MAMME E MAESTRE AD ORA di Umberto Tenuta

CANTO 206 Non si fa la Mamma e non si fa la Maestra, né ad horas né a tempo pieno. Mamme e Maestre non smettono di essere tali nemmeno nei loro sogni.

Forse sa di romanticismo deamicisiano questo titolo.

Soprattutto ai nostri giorni, così dominati dai tecnicismi industriali e commerciali.

E lo sanno bene le mamme, con le loro nursey aziendali e i sessanta minuti per allattamento.

Sessanta, né uno di più né uno di meno.

Il bimbo già si adatta all’arancia meccanica.

Eppure ben lo sappiamo che a quattro anni il bimbo è già a metà del suo cammino intellettuale!

E di quello affettivo, sociale, morale?

Meraviglioso grembo materno!

In un attimo di amore due sole cellule si uniscono in una sola cellula.

In nove mesi lo zigote, questa meraviglia dell’universo, è già pronto per ripercorrere il lungo cammino dei millenni che lo farà un nostro contemporaneo.

Nasce immaturo, ed ha bisogno di un nuovo grembo, grembo amoroso come quello della mamma sua: grembo ricco di stimoli culturali che presto lo faranno diventare un uomo, un valore umano, una creatura senza prezzo.

E voi volete che abbia un prezzo la gestazione di un bimbo nel grembo materno?

Voi volete pagare le mamme per le loro ore di gestazione, prima e dopo la nascita del bimbo?

Siete proprio un’arancia marcita, prima che meccanica.

Le gestazione è un atto di amore.

La prima e la seconda gestazione.

E l’amore non ha prezzo!

Non ha prezzo il mestiere di Mamma.

Non ha prezzo il mestiere di Maestra.

Sono un valore.

Una sola cosa potete fare, voi che avete la responsabilità della nascita dei cittadini di domani.

Mettere le mamme, genitrici e maestre, nelle migliori condizioni perché abbiano la serenità necessaria per assolvere nel migliore dei modi alla loro responsabilità di generare uomini.

E non bestie.

Ma, se proprio avete difficoltà a comprendere, ve lo spiego pedestremente.

Dividete lo stipendio che oggi date ai docenti per trentasei e moltiplicate il quoto per centosessantotto.

Tante sono le ore di lavoro delle madri.

Tante sono le ore di lavoro delle maestre.

Ora decidete voi se uomini volete che siano i cittadini di domani!