Invalsi, al Sud gli studenti stranieri più bravi in italiano

da La Stampa

Invalsi, al Sud gli studenti stranieri più bravi in italiano

In terza media gli immigrati di seconda generazione battono i loro colleghi autoctoni

roma

Gli studenti stranieri al Sud sono più bravi in Italiano dei loro coetanei autoctoni. Il punteggio delle prove Invalsi di Italiano, ottenuto dagli studenti immigrati di seconda generazione in terza media al Sud, è infatti superiore di un punto rispetto a quello raggiunto dai stessi compagni di classe italiani.

 

Buoni i risultati anche in matematica e in particolare quelli che riguardano gli alunni delle seconde elementari del sud e delle isole. Sono alcuni risultati che emergono dai dati contenuti nel rapporto Invalsi 2014.

 

«Nelle regioni meridionali e insulari le distanze tra alunni italiani e stranieri si accorciano e in alcune di esse, talvolta, la differenza tra alunni autoctoni e stranieri cambia di segno a vantaggio di questi ultimi», si legge infatti nel rapporto. In particolare, dati alla mano, in Campania il punteggio medio degli alunni stranieri di prima generazione in seconda elementare in matematica è di 222 mentre i loro compagni italiani si fermano a 198.

 

Inferiore il divario in Basilicata e Sardegna dove gli immigrati ottengono un punteggio medio rispettivamente di 214 e 207 contro il 208 e 203 dei loro coetanei. Testa a testa in Sicilia, dove gli stranieri raggiungono 193 punti contro i 194 degli alunni italiani. In generale il rapporto Invalsi fa notare che gli scarti sono più piccoli in Matematica rispetto all’Italiano.

 

In Italiano «gli alunni stranieri ottengono risultati sistematicamente più bassi dei loro omologhi italiani e le differenze di punteggio sono tutte statisticamente significative», si legge nel rapporto Invalsi, anche se «i divari fra studenti italiani e stranieri di seconda generazione sono più ridotti di quelli che si registrano per gli studenti di prima generazione».

 

E ci sono poi alcune eccezioni: casi in cui gli studenti stranieri superano gli autoctoni in Italiano. Ad esempio gli studenti immigrati di seconda generazione, che hanno frequentato la terza media al Sud battono di un punto i loro colleghi italiani: la media dei risultati ottenuti dagli stranieri è infatti di 193 punti contro i 192 degli italiani. Più in dettaglio i dati mostrano che gli stranieri in Abruzzo, raggiungono un punteggio di 201 rispetto ai loro colleghi italiani che si fermano a 200, in Campania (stranieri 191- italiani 190). In Sicilia il punteggio medio è in pareggio a 184. Un caso del genere si verifica anche al Nord e in particolare in Friuli Venezia Giulia, dove il punteggio medio degli stranieri è di 202 punti e quello degli autoctoni è di 203.

 

Alla fine del primo ciclo d’istruzione la distanza fra gli alunni italiani e la seconda generazione di immigrati risulta di circa 7,5 punti in Italiano e di 5,3 punti in Matematica, il che, si legge nel rapporto Invalsi, sembrerebbe deporre positivamente circa la capacità della nostra scuola del primo ciclo di ridurre progressivamente il divario fra italiani e stranieri, almeno per quanto riguarda quelli nati in Italia. Il gap nei livelli di apprendimento misurati dalla prova d’Italiano di questi alunni rispetto agli studenti di cittadinanza italiana si mantiene pressoché costante nella scuola secondaria superiore e aumenta in Matematica fino a 8,4 punti. Da rilevare che, in generale, le differenze tra studenti italiani e studenti stranieri tendono a essere maggiori nelle aree dell’Italia dove più forte è la presenza di immigrati.