Piemonte: le scuole private ora vogliono persino decidere dove può essere aperta una scuola pubblica

Piemonte: le scuole private ora vogliono persino decidere dove può essere aperta una scuola pubblica. È il momento di dire basta!

La CUB Scuola Università Ricerca ritiene che quanto emerso dall’incontro odierno con l’Assessora Pentenero riguardo alla situazione determinatasi a causa della pretesa delle scuole private del Piemonte di decidere sulla possibilità di istituire scuola pubbliche sia assolutamente insoddisfacente.
Emerge infatti una situazione nella quale si sono cercate soluzioni a breve località per località delle quali peraltro non si sa nulla e in cui non vi è una chiara presa di posizione sulla delibera che impone questa situazione indecente.

Infatti, la surreale situazione che si è determinata in Piemonte dove, grazie ad una delibera della moribonda giunta Cota, viene riconosciuto a delle scuole private, pudicamente ribattezzate paritarie, il diritto di impedire l’apertura di scuole pubbliche e cioè di tutti i cittadini, rende scandalosamente evidente che l’attuale attacco alla scuola pubblica, laddove non venga fermato, non ha limiti.

Non è certo necessario  insistere sulla situazione della scuola pubblica che vede una riduzione degli organici, delle retribuzioni, delle risorse da anni, è vicenda sin troppo nota.

Ciò che però va oltre la tollerabilità è una campagna dei proprietari delle scuole, lo ripetiamo, private che pretende di presentare la loro attività come fonte di risparmio per la collettività e di occupazione per dei lavoratori.

E’, infatti, evidente che:

  • la scuola non è, non deve essere, un’azienda la cui gestione deve rispondere a criteri economici ma è un diritto generale che solo il suo carattere pubblico può garantire. I finanziamenti pubblici a scuole private sono dunque un costo in più che grava sulla collettività e non un risparmio;

  • l’occupazione nella scuola privata è a scapito di quella nella scuola pubblica, posti di lavoro sottoposti al potere di una proprietà che licenzia, come anche alcuni scandalosi fatti recenti dimostrano, i lavoratori e le lavoratrici che non si piegano alle sue imposizioni sostituiscono posti di lavoro pubblici che garantiscono, almeno, le libertà previste dalla costituzione repubblicana.

La Cub Scuola Università ricerca ritiene quindi che l’unica soluzione a quanto sta avvenendo sia l’abrogazione di questa norma e lo sviluppo, la diffusione, il potenziamento della scuola, come di tutti i servizi, pubblici.

Questo è l’obiettivo che intendiamo perseguire sino all’abolizione di ogni finanziamento pubblico alle scuole private

Per la CUB SUR
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi