La prima campanella? Dalle 8,30 in poi

da La Tecnica della Scuola

La prima campanella? Dalle 8,30 in poi

A sostenerlo è l’Academy of Pediatrics, intervenendo per la prima volta pubblicamente sull’argomento: spostare in avanti di almeno 25 minuti l’avvio della giornata scolastica migliora le ore di sonno, la perfomance scolastica, l’umore e l’atteggiamento verso il rischio. In Italia però la realtà è ben diversa, soprattutto alle superiori.

Per i giovani dormire fino alle otto del mattino è una necessità: farli scendere dal letto prima potrebbe avere dei contraccolpi negativi sul rendimento scolastico. A sostenerlo è l’Academy of Pediatrics intervenendo per la prima volta pubblicamente sull’argomento. Secondo l’associazione dei medici, infatti, più tardi la scuola inizia migliori sono i risultati degli studenti, che avrebbero benefici anche fisici e mentali da un inizio ritardato delle lezioni.

“Far slittare l’inizio della scuola ha benefici che sono ben documentati a questo punto” afferma Judith Owens, direttore della medicina del sonno al Children’s National Medical Center di Washington. Alcuni cambi biologici associati con la pubertà hanno modificato i ritmi cardiaci, causando stanchezza negli adolescenti più tardi nella serata. “I ritmi cardiaci indicano che la maggior parte dei teenager non si addormenta prima delle 11 di sera. E avendo bisogno di otto ore e mezzo-nove ore e mezzo di sonno, i calcolo é facile: i migliori risultati si hanno se non si svegliano prima delle otto del mattino” mette in evidenza Owens. La maggioranza delle scuole americane inizia prima delle 8.00 del mattino.

Le indicazioni dell’Academy of Pedriatics potrebbero aprire un dibattito negli Stati Uniti, dove i maggiori timori per un ritardo nell’avvio delle lezioni sono legati ai costi che questo comporterebbe e agli effetti sulle attività extra scolastiche. “Più tardi Per i giovani dormire fino alle otto del mattino è una necessità: farli scendere dal letto prima potrebbe avere dei contraccolpi negativi sul rendimento scolastico. A sostenerlo è l’Academy of Pediatrics intervenendo per la prima volta pubblicamente sull’argomento. Secondo l’associazione dei medici, infatti, più tardi la scuola inizia migliori sono i risultati degli studenti, che avrebbero benefici anche fisici e mentali da un inizio ritardato delle lezioni.

“Far slittare l’inizio della scuola ha benefici che sono ben documentati a questo punto” afferma Judith Owens, direttore della medicina del sonno al Children’s National Medical Center di Washington. Alcuni cambi biologici associati con la pubertà hanno modificato i ritmi cardiaci, causando stanchezza negli adolescenti più tardi nella serata. “I ritmi cardiaci indicano che la maggior parte dei teenager non si addormenta prima delle 11 di sera. E avendo bisogno di otto ore e mezzo-nove ore e mezzo di sonno, i calcolo é facile: i migliori risultati si hanno se non si svegliano prima delle otto del mattino” mette in evidenza Owens. La maggioranza delle scuole americane inizia prima delle 8.00 del mattino.

Le indicazioni dell’Academy of Pedriatics potrebbero aprire un dibattito negli Stati Uniti, dove i maggiori timori per un ritardo nell’avvio delle lezioni sono legati ai costi che questo comporterebbe e agli effetti sulle attività extra scolastiche. “Più tardi le lezioni iniziano maggiori sono i benefici sotto tutti i punti di vista” afferma Kyla Walhstrom, responsabile del Centro per la ricerca associata e il miglioramento dell’ istruzione. Secondo lo studio anche uno slittamento di 25 minuti induce cambiamenti visibili: migliora le ore di sonno, la perfomance scolastica, l’umore e l’atteggiamento verso il rischio.

Insomma, i teenager hanno bisogno di dormire: i licei e le scuole medie non dovrebbero iniziare prima delle 8.30 del mattino. Vale la pena ricordare che invece in Italia, soprattutto alle superiori, i nostri ragazzi spesso iniziano le lezioni alle 8. E in alcuni casi, soprattutto nelle località più piccole o di montagna, anche prima per via dell’arrivo anticipato a scuola di corriere, bus e treni.