Studentite

STUDENTITE LA MALATTIA PIù GRANDE MANCA NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA di Umberto Tenuta

CANTO 247 Supplentite, precarite, meritite, stipendite…

Manca la cosa più importante: la studentite!

In compenso vi resta la scolarite.

 

Giovani innamorati che alla vita vi affacciate, guardando alle contrade del vostro domani, andate, andate pure, andate dove volete, nella scuola non troverete posto per voi!

Edifici colorati, arredi rinnovati, insegnanti assicurati.

Cattedre e banchi, LIM e PC, forse anche il TABLET della docente.

Ma voi nei banchi, allineati su due lunghe fila, sui sedili ve ne state e docili ascoltate la solitaria voce della docente col vestito all’ultima moda che a voi più non dice niente.

Dimenticati!

Nessuno vi ha pensato.

Nessuno ha pensato che voi siete stanchi di ascoltar lezioni e spiegazioni, di seguir presentazioni e dimostrazioni.

Volevate qualcuno che vi aiutasse ad alimentarvi alle fonti della cultura, e non dei cibi precotti dei libri di testo digitali.

Ve le regalano le istruzioni per l’uso che voi non conoscete.

Oh sciagurato Freinet con la tua IMPRIMERIE à L’ECOLE!

Ti hanno preso alla lettera.

Stampare nelle vostre teste le virtù e le conoscenze.

Questo resta il mestiere degli insegnanti che nessuno si è premurato di chiamare MAESTRI.

Mamme premurose che vi aiutano a bere il latte da soli.

Avete mai visto una madre che muove le gambe dei bambini come un burattinaio?

No, ragazzi miei, per voi non c’è posto nella nuova scuola.

Appartiene al passato la scuola che non mette voi al centro dell’attenzione.

Puerocentrismo!

Tommaso D’Aqino, Giangiacomo Rousseau, Errico Pestalozzi, Federico Froebel, Rosa e Carolina Agazzi, Maria Montessori, Giuseppe Lombardo Radice, Célestin Freinet, dove siete?

State tranquille, studentesse belle, la studentite non ha infettato le celle della nuova scuola!

Lezioni, spiegazioni, dimostrazioni, interrogazioni, esercitazioni, compiti per casa al sabato ed alla domenica, durante le vacanze natalizie e le vacanze estive, certo non vi mancheranno.

Né vi mancheranno le cifosi e le lordosi, e nemmeno le scoliosi.

Libri di testo vi porterete nei carrelli della spesa.

Il phablet ve lo regalerà la nonna.

Avrete ancora, e in abbondanza, insegnanti che vi incideranno i cervelli, docenti che vi renderanno docili.

Scongiurata la studentite, una sola malattia sarà la vostra infelicità: la scolarite!

 

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