Libri scolastici, come risparmiare usando internet: da Facebook ai siti specializzati

da Il Fatto Quotidiano

Libri scolastici, come risparmiare usando internet: da Facebook ai siti specializzati

Sul web l’antidoto 2.0 al salasso dell’aumento dei prezzi dei volumi scolastici. Una volta si faceva la fila al mercatino del libro usato o alle bancarelle gestite da studenti, oggi si fa tutto online, bastano la foto di una copertina e pochi clic per risparmiare più del 50% sul prezzo di copertina

 Il problema del caro-libri scolastici si ripresenta puntuale ogni anno: che si tratti di nuove edizioni o dizionari di latino, i genitori si trovano a dover fronteggiare una spesa spropositata. Eppure per risparmiare basta seguire qualche accorgimento e sfruttare le potenzialità del web e dei social network. Spesso, infatti, le nuove edizioni dei testi sono pressoché identiche a quelle precedenti e l’acquisto di un libro usato può rivelarsi la scelta più azzeccata.

Siti web: da Yebud a Libraccio, il risparmio online – I portali che permettono di mettere in vendita i propri libri e di acquistarli a prezzi inferiori sono sempre più numerosi. Il sito Comprovendolibri.it, ad esempio, offre un servizio gratuito e senza intermediari per lo scambio e la compravendita di libri usati. Attraverso il motore di ricerca, infatti, è possibile trovare i testi di cui si ha bisogno, mentre per venderli basta registrarsi al portale e creare una lista personale di titoli di cui ci si vuole disfare. Stessa filosofia seguita da Libraccio, piattaforma che permette di acquistare testi scolastici nuovi a prezzi più bassi e libri usati con sconti fino al 55%. Inoltre, grazie alla sezione ‘Libri scolastici nuovi e usati’, si può accedere facilmente ai titoli scelti dai docenti della propria classe. Con pochi clic, infine, è possibile comprarli e riceverli direttamente a casa. La community Yebud è un altro metodo alternativo per evitare le lunghe file nelle librerie e risparmiare un po’. Dopo la registrazione sul portale, infatti, può partire la ricerca dei manuali usati e, a propria volta, si può guadagnare qualche soldo mettendo in vendita i testi che non si usano più.

Green Books Club Italia, la piattaforma che punta al riutilizzo dei libri – Oltre alle community e ai siti più conosciuti non mancano le idee alternative, come quella proposta da Antonio Di Lauro e Giacomo Imperatori, che alla fine del 2012 hanno deciso di dar vita a Green Books Club, piattaforma di compravendita dei libri senza scopo di lucro, che lavora in accordo con una rete di scuole in Italia e in Spagna. “Il progetto, che non prevede alcun tipo di intermediazione, è ispirato al risparmio, alla collaborazione sociale e alla sostenibilità”, racconta Antonio Di Lauro a ilfattoquotidiano.it, “in poco tempo siamo passati dall’accordo con tre scuole della provincia di Monza e Brianza a una collaborazione con nove scuole tra Monza e Lecco e altre quattro nell’area di Barcellona”. Il sito, infatti, è stato progettato anche in spagnolo e catalano, per diffondere la cultura del libro usato anche nel paese iberico, dove lavora e risiede l’altro socio fondatore. Al momento il progetto conta 2000 iscritti tra Italia e Spagna, ma è destinato ad allargarsi: “Ultimamente abbiamo avuto richieste da parte di scuole nelle zone di Ferrara e Napoli, che entreranno nel network a partire dal prossimo anno scolastico”, conclude Di Lauro.

Anche i mercatini dell’usato scelgono il web – Travolti dall’avvento dei portali online, anche i tradizionali banchi dell’usato all’aperto si sono dovuti adeguare alle nuove regole del mercato. E’ il caso dell’Associazione Librai Lungotevere Oberdan, che da decenni permette agli studenti romani di acquistare libri usati a prezzi vantaggiosi e di vendere quelli degli anni scolastici precedenti. La maggior parte dei banchi, infatti, ha attivato anche il servizio di prenotazione online che, al pari delle altre piattaforme, consente agli studenti di accedere alla propria lista di titoli e di ordinarli con pochi clic.

Facebook e forum: comunicazione senza intermediari – Ai tempi dei social network il passaparola sembra ormai superato, soppiantato da una comunicazione più pratica e veloce. Su Facebook, ad esempio, sono presenti numerosi gruppi per la compravendita di libri in base al proprio liceo di appartenenza. E per mettere in vendita i manuali non è nemmeno necessario fare l’elenco con autore e editore, basta scattare una foto e postarla sul gruppo. Un commento in bacheca e l’accordo è fatto. Si tratta di un metodo già sperimentato con successo da numerose facoltà universitarie, ora seguito anche dai licei. Per vendere i testi dei precedenti anni scolastici vengono in soccorso anche i forum degli studenti, che permettono di pubblicare annunci e richieste, ma gran parte del loro servizio sembra destinato a essere rimpiazzato dalla maggiore attrattiva esercitata dai social network.