Insegnare a camminare

254 INSEGNARE A CAMMINARE di Umberto Tenuta

CANTO 254 Nessuna madre insegna a camminare, nessuna madre insegna a prendere gli oggetti, nessuna madre insegna a parlare, nessuna madre insegna la grammatica…

 

SOMMARIO DI DIDATTICA

Eppure, tutti i figli di donna imparano a camminare!

Eppure, tutti i figli di donna imparano a prendere gli oggetti!

Eppure, tutti i figli di donna imparano a parlare!

Eppure, tutti i figli di donna imparano la grammatica !

Eppure, tutti i figli di donna imparano …

Come imparano?

Imparano a camminare camminando

Imparano a prendere gli oggetti prendendoli!

Imparano a parlare ascoltando e parlando!

Imparano la grammatica costruendo la grammatica!

I figli di donna imparano tutto quello che gli uomini nel corso dei millenni hanno imparato muovendo dai loro bisogni di camminare, di prendere gli oggetti, di comunicare coi loro vicini, di non essere fraintesi da forme di espressione non consuete… inventandolo, scoprendolo.

I cuccioli dell’uomo imparano osservando, facendo, riflettendo…

Stranamente, a scuola gli studenti dovrebbero imparare ascoltando le lezioni dei docenti!

Apri le dita della mano, poggia la mano aperta sulla penna, chiudi le dita della mano, stringi la penna, solleva la mano, tieni la penna verticale, poggiala leggermente sul foglio di carta, muovi la mano in basso, fino al rigo, ora muovila a destra… vedi, stupidone, ti ho insegnato a scrivere la L.

Più o meno, proprio così!

Ma certamente, la descrizione è imperfetta, perché prima occorre insegnare al bambini che cosa significa APRI, DITA, MANO, POGGIA, APERTA, PENNA…

Assurdo, no?

Eppure ogni santo giorno della settimana, nel 95% delle aule si fa così.

E nessuno protesta!

Solo pochi SIMPLICIUS come me non la smettono di gridare nelle sabbie del deserto che a camminare si impara camminando, a parlare parlando, ad amare amando…

Ora, proprio ora, sì, gliela vogliamo dare una bella lezione a Chi sapete voi, realizzando una OTTIMA RIFORMA DELLA SCUOLA?

Se ascolto dimentico,

Se vedo ricordo,

Se faccio capisco

Questo aforisma di Confucio ora vogliamo tenere presente nell’attività educativa e didattica del prossimo anno scolastico.

Non più lezioni!

Non più cartelloni sulle pareti e sulla LIM.

Ma l’aula trasformata in un laboratorio matematico, scientifico, linguistico, geografico, storico, musicale…

Inventare i numeri, le operazioni aritmetiche, i poligoni, le formule dei perimetri e delle aree…

Inventare le regole della grammatica come il primo grammatico, scoprire il significato della parola ARRIVARE (AD RIVAM venire)…

Che entusiasmo, ragazzi, che gioia, che bella la scuola laboratoriale, la scuola del fare, la scuola dello scoprire, la scuola dell’inventare!

SOGNO O REALTà?
Lasciatemi sognare!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in: http://www.edscuola.it/dida.html