Scuola amorosa

SCUOLA AMOROSA ALTRO CHE BUONA SCUOLA di Umberto Tenuta

CANTO 258

DOV’è LA RIFORMA, DOV’è LA BUONA SCUOLA?

Mica nell’immissione in ruolo, mica nel Coding, mica…

Buona è la scuola dell’amore.

AMOROSA SCUOLA!

Amore di mamma tua!

Amore della Maestra tua!

I’mi son un che, quando

Amor mi spira, noto, e a quel modo

ch’è ditta dentro vo significando.

 

AMOROSA SCUOLA!

Solo una scuola amorosa è la Scuola che studenti, genitori e Paese si aspettano.

Una scuola nella quale gli alunni non siano più scolari ma studenti, filosofi, innamorati del sapere, del saper fare, del saper essere.

Una scuola nella quale i docenti non siano più insegnanti, incisori, stampatori, ma maestri, artisti, innamorati delle loro arti poetiche, matematiche, scientifiche, storiche…

Innamorati della Musica, della Danza, dell’Atletica, della Poesia, dell’Astronomia, della Matematica, della Grammatica, di ogni arte e di ogni scienza!

Una scuola nella quale si dia ascolto a Papa Francesco!

Scuola del Vero, del Bello, del Buono!

Chi più di Papa Francesco ve lo deve dire che questa è la Scuola che l’Italia attende da tre cinquantenni?

Quinto Fabio Massimo Cunctator.

Cunctator Temporeggiatore!

Aspettate, ragazzi miei, aspettate un altro cinquantennio, ed avrete la BUONA SCUOLA per i vostri pronipoti!

Che il perder tempo a chi più sa più spiace.

A chi più sa.

Ma c’è Qualcuna che finge di non sapere.

Eppure sa, sa che una SCUOLA AMOROSA è le scuola di Don Milani, la scuola dei figli dei contadini e degli operai, e non solo la scuola dei figli dei dottori.

Oddio, una Scuola amorosa è una scuola dell’abolizione delle scale, anche di quella sociale.

E la Qualcuna ama le scale!

I figli dei contadini e degli operai mica debbono diventare degli SPOSTATI, spostati nella scala sociale.

Una buona scuola ad essi basta.

Ai figli del Dottore i talentuosi genitori procurano una Scuola amorosa, una Scuola premurosa, una Scuola attenta ai loro bisogni educativi, una scuola attenta ai loro stili di apprendimento, una scuola attenta ai loro ritmi di apprendimento, una scuola attenta ai loro stili di apprendimento, una scuola per la formazione integrale della persona umana.

Mai richiami, ma sempre incoraggiamenti: tu sei figlio di tuo padre, certo che la farai!

Scusa, questa spiegazione non ti basta?

Te la ripeto io, dieci, cento, mille volte!

Mica tu, nel tuo sacro tempo libero!

Dimmi tu che cosa oggi desideri imparare?

Mica io seguo la programmazione mensile!

Io seguo i tuoi interessi del giorno, quelli che graziosamente mi hai manifestato stamattina.

E non ti preoccupare mai nelle tue attività di ricerca/riscoperta/reinvenzione/ricostruzione dei saperi!

Io sono sempre lì, al tuo fianco per aiutarti.

Resta tranquillo!

Mica ti lascio lavorare solo soletto.

Altri bravi figli di papà ricercheranno con te.

Lavorerete assieme, come si conviene.

Lavorerete assieme e certo non vi mancheranno gli strumenti.

Mica solo la LIM!

Avrete tutte le tecnologie, dalle Cianfrusaglie agazziane ai Materiali strutturati di Maria Montessori.

E financo le moderne tecnologie digitali.

Il Tablet?

Certo che l’avrete, uno per ciascuno, anzi tre per ciascuno: ANDROID, IOS e WINDOWS PHONE.

Ci mancherebbe altro, con l’abbondanza delle risorse che abbiamo!

Certo, solo per Voi, Figli di Papà!

Per gli altri c’è pure qualcosa!

C’è la LIM, quando c’è.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

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