Concorso per dirigenti scolastici in Campania: il relativismo einsteiniano

Concorso per dirigenti scolastici in Campania: il relativismo einsteiniano

In questi giorni si è tornato a parlare della vexata quaestio legata all’ultimo concorso per dirigenti scolastici in Campania, riportando alla ribalta delle cronache una vicenda che merita ulteriori precisazioni, anche alla luce degli ultimi eventi. Da parte di chi ha un evidente interesse a che la graduatoria venga pubblicata al più presto, vengono poste in grande risalto le vicende amministrative, alcune delle quali peraltro ancora in itinere, connesse a tale procedura nel mentre si liquida con poche parole l’aspetto più importante, quello che poi avrebbe effettivamente prodotto lo stallo attuale. Parrebbe infatti, leggendo questi interventi, che l’indagine penale faccia parte solo di una notizia giornalistica. Ebbene, così non è. Infatti la notizia non è stata diffusa solo dalla stampa, che peraltro ha anche offerto elementi abbastanza circostanziati sulla delicata vicenda, ma è stata ampiamente confermata dai vertici della stessa amministrazione, al punto che, nelle premesse del provvedimento con il quale il dirigente coordinatore dell’ufficio scolastico regionale per la Campania, con nota del 3 settembre scorso, ha di fatto esautorato l’intera commissione del concorso, sostituendone tutti i componenti in carica, si legge: “ visto il decreto di sequestro preventivo notificato  in  data  23.02.2014  a quest’Amministrazione, relativo al proc. Penale n. 47048/11 RG n.r., convalidato dal GIP presso il Tribunale di Napoli con provvedimento del 06.03.2014, con il quale si provvedeva al sequestro di alcune documentazioni cartacee relative ai titoli di altrettanti candidati e, contestualmente, al sequestro di tutti i registri della Commissione, il tutto afferente al concorso sopra indicato. In particolare, dal complessivo contenuto dell’indicato atto di sequestro emergevano delle anomalie procedimentali “, e più avanti: “ visto il provvedimento dell’ 11.04.2014 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli con il quale si autorizza il rilascio in “copia conforme dei documenti sequestrati con il decreto” di cui innanzi trasmessi in data 29.05.2014 a quest’Amministrazione dalla competente Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli “. Dunque l’indagine c’è, e come se c’è, ed il provvedimento di sequestro di alcuni atti è stato convalidato anche dal GIP. Non solo, la documentazione sequestrata è ancora al vaglio degli inquirenti, al punto che è stata rilasciata dalla Procura solo una copia conforme degli atti sequestrati. Quanto al “relativismo” richiamato in alcuni interventi, mi piace ricordare una bella frase del grande scienziato Albert Einstein: “ Quando un uomo siede un’ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività “. Ora è comprensibile che chi ha partecipato al concorso e ne ha pure superato le prove si senta come l’uomo seduto sulla stufa. Ma è ancora più legittima la posizione di quanti vogliono vedere chiaro in questa vicenda costellata da tanti punti oscuri, aspettando che la magistratura penale si pronunci, dopo aver espletato tutte le indagini ritenute opportune nei tempi consentiti dalla legge.

Gennaro Capodanno