Scuola dei perché

PERCHè SCUOLA DEI perché di Umberto Tenuta

CANTO 272 Gli studenti non sono motivati!

Non sono motivati, sì!

Non sono motivati a stare seduti per ore ed ore!

Non sono motivati, sì.

Non sono motivati a stare immobili, inchiodati nei banchi biposti!

Non sono motivati a tenere la bocca chiusa, le orecchie tese ad ascoltare quella Bella Signora che dalla cattedra versa fiumi di parole.

Parole, parole, parole!

 

O mia sempre Bella Signora, con i vestiti alla moda, i capelli tinti, i tacchi centimetri sedici!

Ella ha provato mai a stare zitta?

A stare zitta, per ore ed ore.

Ad ascoltare i PERCHé dei suoi studenti?

Una valanga!

Una fiumana di PERCHé.

Perché la Luna in ciel?

Perché il Teorema di Pitagora?

Perché io sono biondo?

Perché omero ed Omero?

Perché non canti la gioia di vivere?

Perché nascere e poi morire?

Perché le foglie cambiano colore, cadono e muoiono.

Perché non mi vuoi bene?

…………….

Ascoltali, Professoressa Bionda!

Ascolta i loro MILLE perché.

Ascoltali, e non rispondere con le tue ciance.

Non ti ascolteranno.

Ed anche se ti ascoltassero, non capirebbero un cavolo.

Ed anche se capissero, non ricorderebbero.

Ed il loro tempo perderebbero.

Tempo prezioso della loro giovinezza in fiore.

Lasciali fiorire!

Lascia che si spandano di qua e di là coi loro mille perché!

E tu non dare risposte.

Impegnali a cercare risposte!

Proponi loro di cercare risposte!

Saranno novelli Archimede.

Saranno novelli Colombo.

Saranno novelli Manzoni.

Saranno novelli Marconi.

E perchè no?

Saranno novelli Gabriele.

Saranno… saranno… saranno…

Quel che sarà sarà.

E sarà, sarà, sarà.

Qualcuno sarà, sarà quello che vuole il destino, sarà quello che vuole lui, ma sarà.

Non tutti piccole enciclopedie viventi, non tutte capelli rossi, non tutte leggings

Li hai omogeneizzati, o Scuola!

La stessa pettinatura.

Le stesse sopracciglia.

Gli stessi occhi verdi.

Le stesse unghie smaltate.

Gli stessi respingenti di locomotive antiche.

Gli stessi lati: a, b, c…

Le stesse trasparenze.

Lo stesso SMARTPHONE.

Lo stesso TABLET.

Omologati presso l’ACI.

Oddio che noia per le vie della città!

Tutte eguali.

Tutte in vetrina.

Tutte belle.

Da guardare.

Da ammirare.

Da desiderare.

Tutte.

L’uno o l’altra.

Son tutte belle le donne del mondo.

Non c’è nemmeno la fatica della scelta.

Che monotonia!

Son tutte belle.

Nessuna è bella.

Come le vacche nella notte nera.

O Rossa Professoressa!

Falli fiorire nel tuo GIARDINO!

Saranno rose rosse, bianche, verdi…

Saranno viole di tutti i colori…

Saranno…

Ciascuno sarà quello che vorrà.

Sarà quello che lo faranno le risposte ai suoi PERCHè.

Le risposte che Egli, e non TU, Professoressa Rossa, avrà trovato.

Non è forse così anche per le piante del tuo giardino?

Hai mai visto due rose uguali?

Hai mai visto due gigli uguali?

Hai mai visto due ficus uguali?

Perché?

Perché venticinque studenti con le stesse risposte?

Perché venticinque studenti con gli stessi libri?

Perché venticinque studenti con le stesse paure?

 

Perché, perché, perché?

Perché ci vuol la SCUOLA DEI PERCHÉ!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

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