Il ‘coding’ dentro Montecitorio e Miur

da La Tecnica della Scuola

Il ‘coding’ dentro Montecitorio e Miur

Il 17 ottobre, 80 bambini e adolescenti, fra i 6 e i 13 anni hanno trasformato la Camera dei Deputati e il dicastero di Viale Trastevere in palestre di programmazione informatica. La soddisfazione del presidente della Camera Boldrini e del ministro Giannini.

Il ‘coding’ arriva a contatto diretto delle massime istituzioni dello Stato. Il 17 ottobre, 80 bambini e adolescenti, fra i 6 e i 13 anni hanno trasformato la Camera dei Deputati e il Miur in palestre di programmazione informatica. I ragazzi, circa 50 a Montecitorio e una trentina a viale Trastevere, seguiti dai mentor di Coderdojo – un movimento senza scopo di lucro che organizza incontri gratuiti per insegnare ai più giovani il coding e cioè la programmazione informatica – hanno sviluppato applicazioni e giochi sui propri computer. Un collegamento Skype ha messo in contatto le due sedi: la presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro Stefania Giannini, hanno salutato i ragazzi ospiti e le loro famiglie.
“Mi fa piacere che in queste due sedi, al Ministero e a Montecitorio, in modo simbolico – ha detto Stefania Giannini – si stia facendo un grande passo avanti per la scuola italiana”, mentre Laura Boldrini ha sottolineato l’importanza di “insegnare ai ragazzi sin da piccoli un sano utilizzo del web”.
A tal proposito, da quest’anno con il progetto ‘Programma il futuro’ docenti, studenti e famiglie hanno la possibilità di apprendere le nozioni di base della programmazione informatica.
Sono oltre 700 i docenti che hanno già iscritto le loro classi alla sperimentazione del Miur organizzata in collaborazione con il Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica).

L’iniziativa messa in campo oggi rientra nell’ambito della codeweek europea (11-17 ottobre) la settimana europea della programmazione, che ha coinvolto migliaia di studenti e appassionati in tutta Italia.
L’inserimento del coding nella scuola italiana, a partire dalla primaria, è previsto anche nel piano La buona scuola. Nei prossimi tre anni, infatti, in ogni classe gli alunni devono imparare a risolvere problemi complessi applicando la logica del paradigma informatico anche attraverso modalità ludiche. E a partire dall’autunno, dopo Stati Uniti e Inghilterra, verrà lanciata in Italia l’iniziativa Code.org, aggregando associazioni, università e imprese in una grande mobilitazione per portare l’esperienza nel maggior numero di scuole possibili.