A ogni scuola la sua pagella. Ai raggi X apprendimento degli alunni, personale, risorse

da ItaliaOggi

A ogni scuola la sua pagella. Ai raggi X apprendimento degli alunni, personale, risorse

Il ministero dell’istruzione ha predisposto una circolare che avvia il sistema di valutazione

Alessandra Ricciardi

A ogni scuola la sua pagella. Per fotografare la situazione dell’apprendimento degli alunni, i successi e gli insuccessi, ma anche l’utilizzo del personale e delle risorse. Obiettivo: migliorarsi nell’arco di tre anni e rendere comunque nota la situazione interna con la pubblicazione dei dati online. Uno strumento di verifica e di comparazione che sarà per la prima volta a disposizione anche delle famiglie alle prese con la scelta dell’istituto dove iscrivere i propri ragazzi. Ad avviare il sistema di valutazione delle scuole è una circolare predisposta dal ministero dell’istruzione che sarà inviata nei prossimi giorni a tutti i dirigenti scolastici degli istituti statali e paritari. La nota fissa le priorità e la tempistica alla luce della direttiva firmata dal ministro Stefania Giannini sul sistema di valutazione, ritenuto strategico per la qualità dell’istruzione anche dal progetto governativo sulla Buona scuola, tanto che i risultati saranno utilizzati per definire la retribuzione dei risultati dei dirigenti scolastici e potranno incidere anche sul fondo di istituto.

Per presidi e docenti una scaletta di adempimenti da rispettare con scadenze abbastanza strette e impegnative, soprattutto per chi finora non ha mai avviato progetti di autovalutazione .

Secondo quanto apprende ItaliaOggi, la prima scadenza è fissata a fine ottobre, quando gli istituti riceveranno il modello del rapporto di autovalutazione (Rav) predisposto dall’Invalsi. È l’istituto di valutazione guidato da Anna Maria Ajello a decidere quali dati dovranno essere inseriti e ad avere dunque un ruolo centrale nel delineare le strategie valutative: ne faranno certamente parte i livelli di apprendimento, l’organizzazione didattica, i risultati scolastici al termine dei singoli anni, l’utilizzo delle risorse. Le scuole potranno indicare ulteriori informazioni ritenute di specificità del singolo istituto. Parteciperanno alle rilevazioni anche le scuole dell’infanzia, per le quali però non ci sono indicatori ad hoc. I dati così raccolti saranno inseriti in una piattaforma online a partire da gennaio 2015. Il sistema consentirà di individuare elementi comuni così che sia possibile comparare le scuole tra loro.

La raccolta dei dati dovrà essere ultimata entro il prossimo febbraio ed entro il mese successivo i dati saranno restituiti con l’indicazione del benchmark di riferimento. In questa fase le informazioni non saranno pubbliche ma disponibili solo ad uso interno per avviare le prime riflessioni sui punti deboli e le azioni di supporto per il miglioramento. I Rav verranno messi online e resi disponibili al pubblico a luglio 2015, un elemento di novità rispetto a quanto previsto dal regolamento istitutivo del sistema nazionale di valutazione che prevedeva l’obbligo della pubblicità per la sola rendicontazione al termine del primo triennio.

Dall’anno scolastico 2015/2016, partiranno le azioni di supporto, con la collaborazione dell’Indire, ma anche di università e associazioni professionali con le quali stipulare convenzioni, e l’invio dei nuclei ispettivi. Le ispezioni riguarderanno il 10% degli istituti, circa 800 scuole, di cui il 3% scelto a caso, il 7% in base gli indicatori di efficacia ed efficienza.

Ogni nucleo ispettivo sarà composto da esperti nominati dall’Invalsi e guidati da un dirigente tecnico del Miur. La prima fotografia dei risultati raggiunti si avrà a luglio 2016. Dal successivo settembre ripartiranno le verifiche e le azioni di supporto. La prima rendicontazione avverrà al termine del triennio.

Per la formazione e informazione di presidi e insegnanti, in prima battuta si farà tutto in economia, utilizzando piattaforme online e dando priorità al dirigente e a un docente referente di ogni scuola. Anche le direzioni scolastiche regionali dovranno attrezzarsi con strutture pronte all’affiancamento degli istituti in difficoltà.