Diploma magistrale titolo di accesso alle Gae? Il futuro è ‘con riserva’

da tuttoscuola.com

Diploma magistrale titolo di accesso alle Gae? Il futuro è ‘con riserva’

Il titolo di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 è titolo valido per l’inserimento (con riserva) nelle graduatorie ad esaurimento. Consiglio di Stato emana cautelare per ricorrenti Anief”. Inizia così un comunicato stampa dal tono trionfale diffuso ieri dal sindacato noto nel mondo della scuola per la sua diffusa attività di ricorsi alla giustizia amministrativa e non solo. Ma, in realtà, che cosa è successo?

Proviamo a ricostruire i fatti: nel 2014 il Tar del Lazio, chiamato a decidere la possibilità da parte dei diplomati magistrali, molti dei quali assistiti dagli avvocati legati all’Anief, di accedere alle Graduatorie ad esaurimento (chiuse) in virtù del titolo di studio conseguito, emette diverse sentenze in cui respinge la richiesta da parte dei ricorrenti.

Gli avvocati legati all’Anief promuovono ricorso in appello al Consiglio di Stato, che ieri 22 ottobre deposita un’ordinanza (diamo il link al copia dell’Anief, visto che non risulta ancora pubblicata sul sito del Consiglio di Stato), in cui riconosce la possibile prevalenza “nella presente fase cautelare” dell’interesse “degli appellanti all’ammissione con riserva alle graduatorie ad esaurimento” (“cui è correlata l’ammissione al ruolo”), in virtù dei “particolari profili della vicenda che meritano un più adeguato approfondimento in sede di cognizione piena ed esauriente”.

Indubbiamente, considerate le precedenti e ripetute sentenze sfavorevoli, si tratta di un forte successo da parte dei ricorrenti quello dell’ottenimento di un provvedimento sospensivo che riconosce la non infondatezza (che invece era stata la tesi del Tar del Lazio) delle tesi degli avvocati degli aspiranti prof, in attesa dell’udienza di merito fissata “per il giorno 17 febbraio 2015” (sic!).

Tuttavia, il giudizio di merito è di là da venire, e verrà da una giustizia amministrativa spesso accusata – e non del tutto a torto – di un uso disinvolto dei provvedimenti sospensivi, nelle more di una decisione.

L’incipit del comunicato dell’Anief però è costruito ad arte per fare esultare i ricorrenti e i loro possibili emuli (solo l’organizzazione sindacale dichiara ci contarne 4mila). La cui esultanza può essere però solo “con riserva”. Anche se le parole tra parentesi tendono spesso a passare inosservate.