Gli editori italiani per la Buona scuola

Gli editori italiani per la Buona scuola: Palumbo (AIE): “La direzione del governo è giusta, ora costruiamo la nuova scuola insieme, a partire dalla centralità del libro”
In un documento, online su www.aie.it, tutte le riflessioni e le proposte degli editori per la modernizzazione della scuola

Il lavoro del Governo sulla Buona scuola è lodevole, la direzione è giusta, e gli editori ci tengono a offrire il loro contributo, le loro riflessioni e le proposte che ne sono scaturite, con l’intento di migliorare, tutti insieme, la scuola. Per questo l’Associazione Italiana Editori (AIE), a fianco del governo, del Ministro Giannini e del Presidente del Consiglio Renzi nel loro impegno per la scuola, ha riassunto proposte e suggerimenti in un documento, consultabile da tutti, disponibile nella sezione dedicata del sito www.aie.it.
“Per la scuola italiana è davvero tempo di intraprendere quel cammino di modernizzazione che tutti attendono: le famiglie come gli studenti, gli insegnanti e la società tutta – ha dichiarato Giorgio Palumbo, presidente del Gruppo Educativo dell’AIE-. È stato un lungo lavoro di riflessione, partito ancor prima che il Governo lanciasse la sua consultazione, ed è un’ottima occasione per riaffermare la centralità del libro –digitale o meno che sia- nella scuola, per l’apprendimento degli studenti. Le nostre proposte sui libri sono costruite con l’intento di armonizzarsi con una scuola che cambia, e in questo senso ci teniamo a dire, una volta di più, che la sfida dell’innovazione ci vede da sempre attivi protagonisti”.
“Il documento che l’AIE ha inserito sul sito della Presidenza del Consiglio – ha proseguito Palumbo – è la testimonianza concreta dello studio che gli editori scolastici hanno svolto negli ultimi mesi, prendendo in esame tutti gli aspetti del problema, come inevitabilmente si propongono con l’avvento del digitale: culturali, didattici, di politica dei prezzi, di attenzione alla funzione dei tetti di spesa, di politiche a favore dei capaci e meritevoli per i non abbienti, della preparazione degli insegnanti ai nuovi compiti, ed anche dei più ampi contesti operativi per la buona funzionalità e accessibilità degli strumenti, sia a scuola che a casa, e anche delle tempistiche per raggiungere i diversi obiettivi. Si sono considerati davvero tutti gli scenari”
“Questo è il nostro contributo per la Buona scuola – ha concluso Palumbo -. Noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte, come sempre”.

La Buona scuola – proposte AIE

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