Progetto di riqualificazione professionale

Progetto di riqualificazione professionale

a cura di Massimo Dolce

 

  • DESTINATARI: DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO DI SCUOLA
  • ORGANIGRAMMA DELLE ATTIVITA’ PROGETTATE
  • FINALITA’: ACQUISIZIONE COMPETENZE DI DIDATTICA DIGITALE
  • MODALITA’ ORGANIZZATIVE
  • STRUMENTI DI COMUNICAZIONE ON LINE
  • VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI

 

  1. I DESTINATARI DEL PRESENTE PROGETTO DI AUTORIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE SONO TUTTI GLI INSEGNATI DI RUOLO E NON DI RUOLO CHE NON HANNO PARTECIPATO ALLA SPERIMENTAZIONE DELLE CLASSI 2.0 PROMOSSA DAL MIUR NEL 2009.

 

  1. OBIETTIVI

L’AUTOFORMAZIONE CHE SI PROPONE  INTENDE PROMUOVERE UN NUOVO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO DIGITALE, CON RICORSO AD UNA PLURALITÀ DI AZIONI ED INTERVENTI FINALIZZATI A PROMUOVERE UN “RADICALE CAMBIAMENTO” DEL FARE SCUOLA” ; “ROMPERE” LE MURA FISICHE DELLA CLASSE; “INNOVARE”;• PROMUOVERE UN CAMBIAMENTO CULTURALE

  1. ORGANIGRAMMA   DEL LAVORO D’ AUTOFORMAZIONE INDIVIDUALE O DI GRUPPO

Si tratta, di una sperimentazione di autoformazione che non richiede l’intervento di esperti, di cattedratici. IL NOSTRO UNICO MAESTRO SARA’ INTERNET. Tutto il materiale indispensabile alla conoscenza e alla comprensione della scuola digitale, che da ora indicheremo come LA SCUOLA CHE VOGLIAMO, sarà reperito attraverso la navigazione in Internet che impegnerà il docente singolo o in gruppo nella ricerca delle tematiche che saranno affrontate secondo la seguente pianificazione.

Si indicano i contenuti di conoscenza della tematica di cui si tratta, articolata complessivamente in otto punti, che specificano gli ambiti di studio, le metodologie, le fonti di ricerca, le modalità di documentazione, che strutturano l’ipotesi di sperimentazione di nuove forme di formazione professionale. Condizioni necessarie e indispensabili sono il possesso di un computer o di tablet, nonchè disponibilità della” GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DELLA SCUOLA CHE VOGLIAMO ” a cura di Massimo Dolce.

 

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: INDIVIDUALE – IN GRUPPO

I partecipanti possono condurre la propria attivita’ formativa a scuola, quando possibile, o in qualsiasi altra sede che consenta la disponibilita’ dei supporti teorici e tecnologici sopra indicati.

 

 

 

PROGETTO OPERATIVO

PRIMO PUNTO “La scuola digitale

attraverso i motori di ricerca INTERNET ogni partecipante provvede a reperire le fonti normative che disciplinano la materia di cui trattasi: disposizioni ministeriali, circolari applicative, interventi regionali e comunali, iniziative a livello scolastico.

  • ogni partecipante sceglie un settore della ricerca su internet, documentando il lavoro svolto;
  • autovalutazione dell’attività realizzata.

SECONDO PUNTO   Conoscenza delle sperimentazioni realizzate

ricerca su: “Le classi 2.0” istituzione – organizzazione – struttura – finalità;

link di riferimento           Documentazione

l’avvio delle esperienze nelle scuole di diverso livello;

  • il percorso della sperimentazione
  • autovalutazione dell’attività effettuata.

TERZO PUNTO     il cambiamento del processo di apprendimento

ricerca: “ La documentazione delle esperienze

link di riferimento           Documentazione

  • Materiali e contenuti didattici – Il clima della classe-
  • Il setting educativo- L’organizzazione didattica-
  • La motivazione e partecipazione degli studenti – Le attività in classe
  • Ricerca di esperienze documentate con video
  • auto valutazione dell’attività realizzata.

QUARTO PUNTO Formare un alunno competente

  • L’eduteca: ricerca dello strumento
  • Contenuti specifici e modalità di utilizzazione

         –     Link di riferimento : Risorse per la didattica personalizzata –

  • Guida all’uso dei contenuti
  • I link di riferimento: Eduteca

autovalutazione e documentazione dell’attività realizzata

QUINTO PUNTO     Come diventare “autori elettronici

link di riferimento: eBooks

  • eBook+ Il libro digitale interattivo e multimediale
  • La L.I.M. funzioni e finalità
  • Video illustrativi: Esempio di lezione alla lavagna interattiva
  • Contenuti del processo di apprendimento
  • auto valutazione e documentazione dell’attività realizzata.

SESTO PUNTO Acquisizione di competenze digitali

Per rendersi conto delle radicali innovazioni connesse alla didattica digitale, occorre prendere consapevolezza della ricchezza di contenuti disciplinari, di metodologie e strategie didattiche di percorsi di apprendimento, di indicazioni organizzative presenti nella rete. INTERNET è veramente il grande maestro da cui bisogna acquisire le competenze fondamentali per rinnovare la formazione professionale dei docenti di ogni ordine e grado di scuola. Nuova professionalità costituita essenzialmente anche da abilità operative nel campo delle nuove tecnologie informatiche, che consentano a docenti e alunni di utilizzarle come strumenti di ricerca in generale e dei link didattici specifici, come materiale didattico disciplinare.

Eduteca

Centro Studi Impara Digitale raccoglie, classifica, organizza e valida materiale didattico già disponibile in rete per renderlo agilmente fruibile a insegnanti e studenti. A questo fine si avvale della collaborazione e delle competenze di Wikimedia, associazione leader mondiale nella diffusione della conoscenza libera.Internet è un contenitore straordinariamente ricco di risorse educative digitali, create da università e scuole o per iniziativa di singoli insegnanti. Si tratta spesso di risorse isolate, non molto note e difficilmente raggiungibili. 
L’eduteca nasce proprio da questa esigenza: avere uno strumento centrale che raccolga e cataloghi risorse educative digitali di qualità. Ogni risorsa presente viene catalogata in una scheda riassuntiva che raccoglie le informazioni principali (titolo, descrizione, lingua o lingue in cui è disponibile la risorsa, licenza d’uso, schede correlate, categorie di appartenenza, ecc.); le risorse complesse (musei, biblioteche, dizionari, enciclopedie, ecc.) vengono catalogate per singolo argomento od opera. La navigazione all’interno dell’eduteca è possibile tramite il motore di ricerca o usando gli indici di navigazione. Gli indici sono costruiti come veri e propri percorsi che ricordino la consultazione di un libro. Sono presenti inoltre indici secondari che dividono il materiale per tipologia di supporto, livello scolare o creando percorsi interdisciplinari. E’ disponibile anche una guida all’uso dei contenuti perché non tutti i materiali possono essere riutilizzati interamente: alcuni possono essere impiegati come base o approfondimento, altri ridistribuiti e altri ancora presentano vincoli, come l’obbligo di citare l’autore o di rendere il materiale derivato a sua volta ridistribuibile. La guida presenta tutte le possibilità e fornisce una spiegazione per tutte le risorse catalogate. L’eduteca non è il risultato di un processo concluso ma è un progetto partecipato in continuo aggiornamento: a chi consulta la teca viene chiesto di segnalare nuovi materiali, in linea con linee guida sul contenuto, che non siano ancora presenti. Una commissione formata dai soci vaglia le segnalazioni e provvede a inserire le schede dei materiali mancanti, in modo da rendere l’eduteca sempre più completa e aggiornata.

 

SETTIMO PUNTO Lo spazio insegna

La riflessione sullo spazio che insegna è maturata negli incontri di formazione, interni ed esterni, svolti sulle tematiche dei più recenti Seminari ADi, sulle ricerche dell’Istituto Indire. Poiché i modelli di insegnamento sono strettamente legati al setting d’aula, crediamo che l’architettura scolastica, gli arredi e tutti gli spazi della scuola, debbano essere ripensati sulla base del modello pedagogico che sta alla base delle scelte di Istituto. Non potendo costruire nuove scuole in tutt’Italia, è necessario riprogettare gli spazi già esistenti per renderli adatti alle nuove metodologie.

  • “Quando lo spazio insegna” – sintesi illustrativa
  • Ricerca del significato e delle finalità della suddetta espressione
  • Lo spazio di esplorazione – lo spazio individuale – lo spazio informale – La classe: spazio della condivisione e della collaborazione – L’agorà
  • Quali funzioni e quali spazi per la Scuola del futuro?
  • Ripensare lo spazio, il tempo dell’apprendimento e gli arredi per superare la rigidità della classe mono-setting, ancora troppo legata ad una didattica trasmissiva
  • Nuova architettura per le scuole del futuro
  • autovalutazione e documentazione dell’attività realizzata.

 

OTTAVO PUNTO Valutazione competenze

                     Link di riferimento: Sul sito dell’INDIRE vi sono indicazioni specifiche in merito, utili per la competenza e come essa debba essere valutata e certificata.

  • ricercare il significato pedagogico e metodologico della espressione “didattica per competenze”Nuovi criteri didattici e metodologici della valutazione per competenze Link di riferimento: didattica.org sviluppo delle competenze di Giorgio Musill (La didattica per competenze, in base alla legislazione europea e italiana, è la didattica in cui la valutazione di un alunno non si basa semplicemente sulle sue conoscenze, ma si considera anche se il ragazzo ha trasformato le sue abilità in competenze in contesti dati. È un modo completamente nuovo di fare valutazione, di fare scuola, perché finisce la lezione frontale e bisogna invece fare laboratori, lavorare in modo collaborativo, co-creare documenti: si trasforma completamente la didattica per permettere agli studenti un domani di potersi integrare in Europa e di avere una certificazione che sia valida anche in Europa“.) – formare un alunno competente (**)

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

riguardanti la costituzione di gruppi di lavoro nelle singole scuole che abbiano interesse ad affrontare la tematica di cui trattasi. Si delineano i requisiti essenziali necessari per partecipare al gruppo di lavoro:

  • sicura competenza ad operare con il PC;
  • possedere un portatile;
  • navigare in internet.
  • condivisione e ferma motivazione alla conoscenza della tematica riguardante “La scuola digitale”.
  • Ogni gruppo è costituito da 5 componenti, compreso il conduttore

 

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

1 Sistemazione dell’aula secondo i criteri della didattica digitale:

  • Abolizione della cattedra – sistemazione dei banchi a “isole” di 4 o 6 alunni ciascuna
  • Riprogettare gli spazi esistenti per renderli adatti alle nuove metodologie

2 Disponibilità’ della LIM, del collegamento Internet, dei tablet della infrastruttura tenologica in grado di supportare le nuove forme di didattica e di apprendimento ‘digitali’.

3 Progettare l’aula disciplina e relativi laboratori

4 Esame del materiale didattico digitale disponibile o reperibile:

5 Accertare che i Docenti partecipanti ai lavori di gruppo abbiano letto e memorizzato i suggerimenti contenuti nella Guida all’autoformazione di Massimo Dolce, reperibile su Internet

6 Dalla lezione cattedratica alla ricerca in Internet

7 Le mappe concettuali Link di riferimento

ESERCITAZIONI

Attraverso i motori di ricerca internet (LINK) ogni partecipante sceglie un settore della ricerca. Ogni gruppo sceglie uno dei link indicati e inizia la ricerca azione finalizzata a sperimentare tecnologie digitali finalizzate all’insegnamento apprendimento. Così ad esempio, il gruppo che sceglie il link “Documentazione” può iniziare la ricerca su uno dei cinque settori indicati nelle pagine contenute nel suddetto link, che consente la conoscenza dei contenuti, nel momento in cui si pressa il tasto Ctrl e contemporaneamente si clicca con il maus sul titolo che interessa.   Le pagine aperte vanno lette, commentate e valutate con giudizio sintetico, da archiviare per la documentazione finale del lavoro svolto. La stessa metodologia va seguita per aprire: il link Eduteca che contiene materiale didattico già disponibile in rete per renderlo fruibile a insegnanti e studenti; il link eBooks Il libro digitale interattivo e multimediale su cui imparare navigando; il link Machinima su youtube lingua italiana che apre ai mondi virtuali (*)

L’accesso all’apprendimento non è più legato a luoghi fisici come la scuola, ma a spazi virtuali (internet, web, comunità online, social network, ecc. ) che facilitano la ricerca individuale e l’acquisizione di nuove conoscenze e che permettono di farlo con e grazie alla collaborazione di altri. Se la ricerca è lo strumento principale di apprendimento,  il ruolo dell’insegnante è destinato a cambiare. Da trasmettitore di conoscenze ( didattica frontale ) a interlocutore capace di suggerire, far emergere e indirizzare nuove logiche di indagine e metodologie di ricerca di nuova conoscenza su temi specifici e sempre interdisciplinari.

Dalla lettura e dalla conoscenza dei video contenuti nei link evidenziati, sarà possibile acquisire il nuovo concetto di apprendimento che pone lo studente come protagonista della costruzione della propria conoscenza per formare un (**) alunno competente che abbia cioè la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Ciò sarà possibile in un ambiente di apprendimento o in una organizzazione didattica che fa riferimento al fatto che le vecchie aule della classe vanno trasformate Non esiste lo spazio classico dell’aula abbinata alla classe, ma solo l’aula per disciplina, dove il docente aspetta i suoi alunni, preparando il lavoro, il setting, i materiali.

Grazie alla completa informatizzazione della scuola e alla digitalizzazione della didattica sarà possibile “ribaltare le classi” per trasferire la responsabilità dell’apprendimento dal docente agli studenti L’introduzione di dispositivi tablet in aula cambia il contesto didattico e favorisce, visivamente e organizzativamente, il passaggio da una aula divisa tra cattedra e banchi degli studenti, ad una più funzionale, fatta di uno o più gruppi che lavorano in team, in isole di formazione-apprendimento di tipo collaborativo e co-operativo.

Il lavoro di gruppo, svolto in classe attraverso l’uso di tablet e altri dispositivi, può continuare anche al di fuori della scuola in una aula virtuale che si realizza attraverso gli spazi della rete, la sua connettività e i suoi strumenti sociali e di collaborazione interattivi. Le nuove aule ( isole) interattive sono funzionali alle nuove pratiche di apprendimento di generazioni cresciute sul web che non hanno sviluppato, come le generazioni a  loro precedenti creesciute sul libro stampato e sulla lettura lineare, l’apprendimento mnemonico ma quello ‘by searching‘.(con strumenti virtuali) Le nuove tecnologie, pervasive nella vita personale, sociale e lavorativa delle persone, non possono più essere tenute lontane dalla scuola