Un pedagogista e un educatore in ogni scuola
Il Ministro conosce la legge?
di Enrico Maranzana
L’agenzia Adnkronos riferisce che il ministro Giannini, commentando gli esiti della consultazione on line, ha detto: “La proposta in cima alla ”classifica” attualmente riguarda la possibilità di inserire un pedagogista e un educatore in ogni scuola[i]. Specialisti che assistano studenti e famiglie nelle situazioni difficili. Un supporto anche per i prof, per sostenerli ad affrontare al meglio le problematiche più complesse che incontrano ogni giorno”.
Abissale la distanza tra il modello di scuola sotteso all’asserzione e la struttura decisionale dell’istituzione scolastica.
Sorprendente la disattenzione al significato delle parole.
Uno sfregio alla dignità del lavoro del docente.
L’educazione è il fine ultimo del sistema scolastico.
L’educazione è la responsabilità primaria di chi opera nella scuola, il carattere fondante la professionalità docente.
L’educazione è un processo articolato che la legge scandisce:
- Il Consiglio di Circolo/di Istituto delibera “i criteri generali della programmazione educativa”;
- Il Collegio dei docenti “Cura la programmazione dell’azione educativa”;
- Il Consiglio di classe realizza il “coordinamento didattico e i rapporti interdisciplinari” per uniformare gli insegnamenti e orientarli verso i traguardi indicati dal Collegio.
Il comportamento di un ministro, di fronte alla richiesta formulata da alcuni docenti di delegare a terzi l’oggetto del mandato ricevuto, non avrebbe dovuto essere quello della condivisione ma del richiamo al rispetto delle regole.
[i] Un pedagogista e un educatore in ogni scuola – Samuele Amendola 26-09-2014 19.54
Presenza all’interno di ogni scuola di ogni ordine e grado di un Pedagogista ed un Educatore che costituiscano l’Unità di Educativa Scolastica che ricoprano le Funzioni Strumentali attualmente svolte dai docenti svolgendo anche un ruolo di coordinamento e di supporto ai docenti, di consulenza pedagogica alle famiglie e di sostegno agli studenti. Le funzioni strumentali verrebbero stabilizzate ed esperite così da esperti in scienze dell’educazione e della formazione, assunti con concorso su base comunale così da garantire anche una conoscenza del territorio per favorire il lavoro di rete