Conoscenza linguistica e competenza informatica per i docenti GAE?

da tuttoscuola.com

Conoscenza linguistica e competenza informatica per i docenti GAE?
Emendamento alla legge di stabilità

Un emendamento alla legge di stabilità, prima firmataria l’on. Milena Santerini (Per l’Italia), potrebbe richiedere la verifica della conoscenza dell’inglese e della competenza informatica nei confronti dei docenti delle GAE al termine dell’anno di prova dopo l’immissione in ruolo.

Ne riferisce “Il Mattino” di Napoli che ha intervistato l’on. Santerini la quale ha avuto il coraggio di presentare una proposta sgradita ai precari, ma finalizzata, secondo la proponente, a contribuire alla qualità della Buona Scuola.

Questo il testo dell’emendamento (3.52): “Ai fini della realizzazione del piano di cui al periodo precedente (immissione in ruolo GAE – ndr), con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono definiti i requisiti necessari all’accesso definitivo al ruolo dei docenti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento, tra i quali una certificata conoscenza di una lingua straniera e della competenza informatica”.

Queste le ragioni della proponente: “Sono sommersa da lettere di proteste dei precari, dai toni talvolta spiacevoli, però sono convinta della mia idea. Apprezzo la volontà del Governo di chiudere con la vicenda delle graduatorie dei precari, tuttavia non possiamo perdere di vista la qualità della scuola“.

È una proposta controcorrente, la sua, che vuole anteporre gli interessi della scuola a quelli del personale, senza pregiudicare il diritto al posto di lavoro.

Prosegue la Santerini: “Noi non assumiamo i precari per risolvere i problemi dei precari, bensì stabilizziamo delle professionalità, perché la scuola ne ha bisogno. Se questo principio è giusto, allora le professionalità ci devono essere, non vanno considerate acquisite a priori.”

Conclude la parlamentare: “E del resto immagino che la gran parte dei docenti precari abbiano appunto tutti i titoli per potere insegnare nella scuola di domani. E quindi ritengo che non abbiano nulla da temere da una verifica di competenze. In caso contrario, sarei portata a pensare che assumere i precari equivalga ad abbassare il livello medio qualitativo della scuola. “.