da ItaliaOggi
Giannini: valutazione e merito a braccetto
Siamo disponibili a valutare il meccanismo nel dettaglio, ma comunque alla valutazione va legata la premialità
Quanto ai contenuti, la Giannini ha messo i puntini sulle «i». Il piano di assunzioni previsto «consentirà di eliminare la distinzione tra chi ha la cattedra e chi non ce l’ha e consentirà di avere un organico funzionale unico che la scuola poi dovrà gestire al meglio». E poi, il cruciale, e da molti criticato, capitolo della valutazione. «Siamo disponibili a valutare il meccanismo nel dettaglio, ma comunque alla valutazione va legata la premialità» ha ribadito a scanso di equivoci il ministro che ritiene la valutazione il «pilastro di una scuola che vuole essere competitiva, non nel senso poco nobile di un insegnante contro l’altro armato ma di scuola che vuole riacquistare uno slancio verso l’alto».
La proposta, ha spiegato il ministro, prevede un mix: l’autovalutazione delle scuole e una valutazione esterna anche con visite ispettive. «Il risultato di ciò deve essere, a livello di istituto, la possibilità di riconoscere quel plafond di insegnanti che nel triennio hanno dato risultati migliori», ha detto la Giannini e poi ha precisato: «Nessuno vuole fare pagelle individuali ma è evidente che le squadre sono fatte di individualità. Se premio il risultato finale spingo tutta la squadra a dare il meglio».