Trecento canti

TRECENTO CANTI CANTI DI AMORE AMORE DI SCUOLA AMORE DELLA VITA di Umberto Tenuta

CANTO 300 I CANTI PEDAGOGICI

Sono sgorgati dal cuore di un Maestro di Scuola.

Della Scuola Primaria.

Della quale sono stato sempre e sono ancora orgoglioso.

Anche da Dirigente Scolastico, anche da Ispettore, anche nella mia esperienza universitaria, mi sono sentito sempre Maestro.

Maestro che ancora canta.

Canta la cosa più grande che esiste al mondo.

La MERAVIGLIA DELLE MERAVIGLIE:

LA NASCITA DELL’UOMO!

 

Niente potrà mai eguagliare la creazione dell’uomo.

L’uomo ha inventato se stesso!

Lo ha costruito nel lungo cammino dei Millenni.

Nudo è sceso dall’albero.

E si è avventurato per terre, per mari, per cieli.

Ha rubato il fuoco agli dei!

E si è fatto fabbro.

Fabbro di se stesso.

Unusque faber fortunae suae!

Nel corso dei Millenni.

Nel corso di una breve vita!

Nasce da un atto di amore, e di amore si pasce, si nutre, si alimenta.

Mica solo dei frutti della terra!

Il suo miglior nutrimento se lo è creato e se lo crea da solo: il suo sapere!

Sapere, Saper fare, Saper essere: Conoscenze, capacità, atteggiamenti!

Non solo li ha creati, ma ha creato anche la Casa del loro apprendimento.

LA SCUOLA!

La Scuola, Casa della Ri-creazione, della Scoperta, della Invenzione, della Costruzione delle conoscenze, delle capacità e degli atteggiamenti che fanno uomo il figlio di donna.

Nella Scuola nascono gli Uomini.

Uomini ricchi di virtù e di conoscenze.

Ricchi di amori.

Altro che misere enciclopedie viventi!

Fabbrica di uomini è la Scuola.

Nella Scuola si impara il Mestiere di Uomo (Sertillanges)[1].

Amici miei, cosa grande è la SCUOLA.

O Mamma mia, O Scuola mia!

Grazie a Voi due che mi avete partorito!

Cantiamolo assieme questo INNO ALLA SCUOLA!

Scuola di vita, Scuola di amore, Scuola della gioia di farsi uomini!

Mamma mia, quanto sei stata buona tu, nei nove mesi in cui mi hai fatto prendere le sembianze umane, nei primi anni della mia vita, durante i quali mi hai alimentato del tuo latte, del tuo sorriso, delle tue carezze, del tuo infinito amore.

O Scuola mia, quanto sei BUONA TU che mi alimenti di miele[2].

Dolce miele che mi alimenta, che mi fa crescere, che mi fa diventare un uomo.

Oh dolce Scuola, oh materna Scuola, oh amorosa Scuola!

Te ho cantato, Te canto, Te canterò ancora.

Per tutti i giorni della mia vita!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

[1] Sertillanges,A.D. Il mestiere d’uomo, traduzione dal francese di Gian Franco Barberi, La Scuola, Brescia,1951.

 

[2] Vedi la tradizione ebraica del primo giorno di scuola.