27 novembre Rapporto di Autovalutazione

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Il 27 novembre il MIUR presenta il format che permetterà alle Istituzioni scolastiche la realizzazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV).

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Presentato il format per il Rapporto di Autovalutazione
Giannini: “Alle scuole strumento di lavoro per riflettere su se stesse e migliorarsi”

Uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento. È stato presentato questa mattina a Roma, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il format che servirà agli istituti scolastici per produrre, entro la prossima estate, il loro primo Rapporto di Autovalutazione. Un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia, individuare i loro punti di forza e debolezza, mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. Con la presentazione del format del Rapporto di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione.

La scuola italiana si dota oggi di uno strumento fondamentale che è quello della valutazione del sistema nazionale – ha spiegato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini – Bisogna dire con chiarezza che la valutazione non è una classifica, non serve per produrre graduatorie da cui risultino perdenti o vincitori. E’ lo strumento fondamentale per capire i punti di forza e debolezza e per far sì che la scuola possa assolvere, migliorandosi, a quella che è la sua missione fondamentale, la missione educativa. È giusto quindi che il nostro sistema educativo, come abbiamo scritto anche nel documento ‘La Buona Scuola’, intraprenda uno strutturato processo di riflessione su se stesso, teso alla pianificazione e al suo miglioramento. La valutazione non è uno scopo, ma è uno strumento che serve a raggiungere uno scopo: migliorare e mettere a frutto il potenziale di ogni singola scuola. Se noi non conosciamo nel dettaglio che cosa accade dentro le scuole e non mettiamo a sistema i fattori che ‘fanno’ una buona scuola, ci priviamo di uno strumento importante, per migliorare e intervenire su aree di sofferenze e promuovere in modo sistematico le sue eccellenze”.

“Oggi arriva a compimento un lungo percorso di ricerca e sperimentazione condotta dall’INVALSI su un campione molto esteso di scuole – ha aggiunto Anna Maria Ajello, presidente dell’INVALSI (Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione) – Il format per l’Autovalutazione analizzando le scuole in base a tre dimensioni, Contesto e Risorse, Esiti degli studenti, Processi Educativi e Organizzativi, aiuterà i docenti a confrontarsi su criteri condivisi sul proprio lavoro. Le scuole sono pronte per questo passaggio culturale. Sappiamo che la valutazione può funzionare solo con il protagonismo degli istituti scolastici e dei docenti”.

“Metteremo le nostre risorse a disposizione delle scuole per supportarle nella redazione dei loro piani di miglioramento e nelle azioni successive – ha sottolineato Giovanni Biondi, presidente dell’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa) – La nostra sarà una funzione di servizio a supporto dell’autonomia scolastica e della necessità di innescare un cambiamento culturale”.

Oggi è una giornata importante per la trasparenza nella nostra scuola: questa mattina abbiamo avviato il Sistema Nazionale di Valutazione e oggi lanciamo anche la partenza dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica. Due eventi e due tasselli necessari per realizzare la Buona Scuola che deve avere al centro del proprio sviluppo l’autonomia – ha spiegato il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone – Sappiamo tutti che il contesto in cui è collocata una scuola è fondamentale nel condizionare i risultati degli studenti. Ma sappiamo che i risultati spesso sono differenti anche a parità di condizioni di partenza. L’analisi e l’interpretazione dei dati deve quindi aiutarci a trovare risposte adeguate per diffondere il più possibile un alto livello di competenze per tutti gli studenti, a maggior ragione per chi parte da condizioni di svantaggio”.

Il Format
Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato elaborato dall’INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti (Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES). Il format diffuso oggi prevede che gli istituti debbano analizzare il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali), gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i risultati a distanza, vale a dire, fra l’altro, gli esiti nei cicli scolastici successivi, l’eventuale prosecuzione negli studi universitari l’inserimento nel mondo del lavoro), i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per l’integrazione con il territorio).

La task force a supporto delle scuole
Oggi e domani 200 fra rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali e dirigenti tecnici del MIUR partecipano a Roma a seminari di formazione con esperti nazionali e internazionali per poter supportare le scuole nel lavoro di produzione del Rapporto di Autovalutazione che si svilupperà nei prossimi mesi. Una vera e propria task force, un ‘help desk’, a disposizione di dirigenti scolastici e docenti. Le scuole, inoltre, per la realizzazione delle azioni di miglioramento potranno contare sul supporto dell’INDIRE e di altri soggetti esterni (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).

Le tappe
Nel corso di questo anno scolastico tutte le scuole, statali e paritarie, realizzeranno l’autovalutazione. Da oggi dirigenti e docenti hanno in mano lo strumento comune su cui cominciare a predisporre il loro Rapporto che sarà compilato poi in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR e sarà reso pubblico a luglio 2015 diventando uno strumento anche di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle famiglie. A ottobre 2015 l’INVALSI pubblicherà il primo Rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano. Dal prossimo anno scolastico 2015/16 avrà inizio la valutazione esterna da parte di nuclei composti da esperti e da ispettori del MIUR.