Edilizia, anche gli istituti superiori ammessi al programma #scuolenuove

da Il Sole 24 Ore

Edilizia, anche gli istituti superiori ammessi al programma #scuolenuove

di Eugenio Bruno

Anche gli alunni delle superiori potranno, presto o tardi, trovarsi a studiare in un moderno, funzionale e soprattutto nuovo di zecca. Uno di quelli finanziati dal programma #scuole nuove che il Governo Renzi ha lanciato subito dopo il suo insediamento e che finora non poteva essere applicato a licei e istituti tecnici o professionali. Perché? Perché di proprietà delle Province e delle città metropolitane, che potevano accedere solo ai finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici. A tutto ciò prova a porre rimedio un emendamento alla legge di stabilità che l’esecutivo ha depositato nei giorni scorsi in commissione Bilancio a Palazzo Madama e che stanzia 100 milioni per il biennio 2015/16 proprio per gli enti di area vasta.

L’emendamento depositato sabato
La proposta di modifica a firma del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a nome del Governo prevede che non siano conteggiate nei saldi del patto di stabilità interno, fino a un massimo di 50 milioni per il 2015 e altrettanti per il 2016, «le spese sostenute dalle province e dalle città metropolitane per gli interventi di edilizia scolastica». Rimandando a un successivo decreto del presidente del Consiglio, emanato sentita la Conferenza unificata, per la ripartizione delle risorse tra i singoli enti. Risorse che arriveranno dal «Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali».

Proroga per gli Lsu nelle scuole
Tra gli 80 emendamenti di matrice governativa che sono stati presentati al Senato e che saranno esaminati a partire da oggi ce n’è un altro che interessa da vicino le scuole. Nello specifico, quelle che non si avvalgono delle convenzioni Consip per assicurare i servizi di pulizia negli istituti. A tal fine, la disposizione stanzia 130 milioni per assicurare fino al 31 luglio 2015 il pagamento degli ex lavoratori socialmente utili impegnati nei servizi di pulizia e manutenzione dei plessi scolastici. Risorse che vengono reperire attraverso una corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica gestito da Palazzo Chigi.