Incendiate i cuori degli studenti

INCENDIATE I CUORI DEGLI STUDENTI di Umberto Tenuta

CANTO 350 Bisogna sempre andare al cuore di ogni cosa che facciamo.

Al cuore degli studenti, sede dell’amore, i docenti debbono parlare!

Docenti, incendiate i cuori degli studenti!

 

Non affannatevi ad offrire segni.

Uditivi, visivi, cinestetici…

Le orecchie sono tese ma non vi ascoltano.

E se vi ascoltano, non ricordano.

E se ricordano, non capiscono.

Gli occhi sono aperti ma non vedono.

E se vedono, non ricordano.

E se ricordano, non capiscono

Altri organi per voi docenti non esistono.

Non esiste il cuore.

Siete senza cuore.

Vi hanno detto che i docenti non debbono farsi guidare dal cuore.

Solo così voi pensate di essere giusti.

<<Io faccio le parti uguali>>, diceva la Professoressa della Lettera di Don Milani <<E, non si accorgeva, la poveretta, che non c’è cosa più ingiusta che far le parti eguali tra diseguali!>> [1].

Macchine pensanti!

Oggi Robot.

Presto i robot nelle scuole!

A casa, prima, i bimbi li avranno.

Le scuole chiuderanno.

Non ci sarà bisogno di alzarsi, mettersi il grembiule…

Alle undici del mattino il Giovin Signore apre il Tablet e voilà!

Non sarà così.

Anche i tablet hanno un core.

Anzi due, perlopiù quattro.

Anche Optocore!

Solo la Scuola non ha cuore.

Non ha cuore per incendiare i cuori.

«Se il nostro pensiero e le nostre parole debbono muovere l’attività del discepolo, bisogna che qualcosa di vivo che è in noi passi nello spirito di lui come scintilla di fuoco ad accendere altro fuoco» (F. Enriques).

Docenti, Insegnanti, Professori, Maestri!

Incendiate il cuore dei vostri giovini studenti!

Se qualcosa di vivo è in noi passi nello spirito di lui

come scintilla di fuoco ad accendere altro fuoco.

Quale fuoco arde in voi?

Che cosa vi arde dentro?

Matematica, Storia, Scienze, Musica, Pittura…!

Andate a scuola con la vostra fiamma.

Lasciate che gli altri accendano la loro alla vostra fiaccola.

Niente la vostra fiaccola perderà della sua luce.

E intorno a voi sarà più luce!

Luce che illumina le menti.

Luce che infiamma i cuori.

Docenti, che cosa è la vostra scuola?

Un incendio di amore!

Fuoco di amore.

Fuoco che arde.

E quanto più lo alimenti tanto più divampa.

Mica si spegne dopo l’interrogazione!

Mica i pinocchietti si vendono l’abbecedario prima che finisca la scuola!

Scuola giocosa!

Non solo.

Scuola focosa!

Un incendio.

Un grande incendio divampa nella BUONASCUOLA!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

[1] DON MILANI, lettera ad una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1967.