Tutto imparato Niente imparato

TUTTO IMPARATO NIENTE IMPARATO di Umberto Tenuta

CANTO 353 Gli studenti hanno imparato tutto quello che i docenti hanno insegnato.

Conoscono gli eventi storici.

Conoscono le capitali, i fiumi, i monti, i laghi di tutti i paesi del mondo.

Conoscono che cosa è il presente ed il futuro, il condizionale, il complemento di specificazione.

Conoscono la grammatica portoghese.

Piccole enciclopedie nei loro crani.

 

Che ve ne fate?

Che se ne fanno i giovani di tutti questi loro saperi.

Saperi che per di più presto diventeranno obsoleti.

Saperi che per di sù oggi si trovano in ogni tabletino.

Saperi che non aiutano a fare.

Saperi che non aiutano a risolvere i problemi della vita.

Saperi che non aiutano a stare bene con se stessi.

Saperi che non aiutano a stare bene con il prossimo.

E, soprattutto, problemi che non aiutano a imparare, a imparare lungo tutto il corso della vita: lifelong learning.

E, ancor di più, saperi che tolgono il piacere di sapere ancora, sempre più.

O Giangiacomo, Emilio ora ama imparare a leggere ed a scrivere!

L’abbiamo letto nella storia della Pedagogia.

E l’abbiamo anche dimenticato!

Tutto ho dimenticato appena diplomato.

Tutto ho dimenticato appena laureato.

Una sola cosa non ho dimenticato.

La sola cosa che mi distingue da un tablet.

La capacità di imparare.

La capacità di ricercare.

La capacità di trovare.

Fra poco avremo anche noi una piuma di struzzo.

La terremo nel taschino, la terremo nell’orecchino, la terremo nell’orologino..

Sarà la nostra memoria virtuale.

In essa faremo il backup di tutti i nostri ricordi.

Sarà la nostra memoria di riserva.

E poi, e poi, poi nel cloud ci sarà un posticino anche per noi, per ciascuno di noi.

Sarà il primo regalo che si farà ai neonati.

Due sole cose nessuno potrà mai regalare al figlio di donna.

Il saper fare ed il saper essere.

Nessuno nasce abile, nessuno nasce innamorato.

A camminare, a saltare, a cantare… si impara.

Ad amare i fiori, ad amare i canarini, ad amare il prossimo si impara.

Ad amare le virtù e le conoscenze si impara.

Si impara sin dai primi vagiti, ed anche prima.

Si impara nel <<patrio ostello>>.

Si impara a scuola.

A saper essere si impara innanzitutto.

A saper fare si impara poi.

Il sapere si impara sempre.

Di teste ben piene non abbiamo più bisogno.

Di teste ben fatte c’è grande urgenza.

Di cuori grandi non possiamo fare a meno.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

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