Figli del re

FIGLI DEL RE di Umberto Tenuta

CANTO 381 Sono tutti Principi i vostri alunni

Sono tutti uomini, valori infiniti!

 

Immaginate un piano nello spazio infinito.

Fissate un punto.

Girate intorno al punto e tutto lo spazio infinito che vedete è vostro.

Da questo punto fate passare una retta.

Dividerà il piano in due semipiani infiniti.

Ognuno dei vostri due figli avrà uno spazio infinito!

Metà di uno spazio infinito è uno spazio infinito!

Vostro figlio Mezzano e vostra figlia Mezzana possiederanno uno spazio infinito.

Vostro figlio Mezzano divide il suo Mezzo spazio infinito tra i suoi Mezzanino e Mezzanina.

Mezzanino e Mezzanina avranno un Quarto infinito di spazio…

Mille, un Miliardo, un Bilione, un Trilione….di spazi infiniti.

Metafora dei miliardi di figli di Adamo.

Ognuno ha uno suo spazio infinito.

Ognuno è un valore infinito.

Infinitesima voce infinita dell’infinito Universo è quella Mocciosetta che se ne sta seduta lì, in fondo all’aula, trascurata, abbandonata, non amata!

Un valore infinito!

Figlia del Re.

All’inizio del XX secolo Hellen Key scriveva: <<la scuola non cambia se ogni docente non vede in ciascuno dei suoi alunni il figlio del principe>>[1].

Ogni sbrindellato scolaretto è un valore infinto.

Sarà Santo o Diavolo.

Dipende anche da noi.

Dall’ultima supplente nominata dal Dirigente scolastico.

Una nostra parola, una sola parola, la farà vivere o la farà morire.

Sei intelligente!

Ti ho creduto, Professor Alfonso!

Eccomi qua.

<<Dite soltanto una parola, e l’anima mia sarà salva>>.

Quale immensa responsabilità in ogni parola della Maestra.

−Io ti credo, o mia Maestra!

−Se tu dici che io sono intelligente, io lo sono.

−Se tu dici che io sono stupido, mi rassegno.

−Sono uno stupido!

−Che cosa volete da uno stupido?

−Certo, non vi aspettate nulla, ed io nulla vi do.

Effetto Pigmalione!

−Io sono come tu mi vedi.

Insegnanti, Docenti, Professori, date DIECI a tutti vostri studenti, ad ogni vostro studente.

Non ci perdete niente.

Ma ogni vostro studente sarà più diligente.

Ogni essere umano è un valore infinito.

Infinitesima parte dell’Uomo infinito.

Non lasciate che egli, passando di là, prema per gioco quel bottone, il bottone della bomba di Hiroshima!

−Stupido, sì, ma un piccolo bottone lo posso premere anche io!

Insegnanti, docenti, Professori, Maestri!

Ogni vostra parola è una bomba, una bomba atomica.

Ogni vostra parola è un eureka!

Nell’ultimo posto dell’ultima fila di banchi siede il Figlio del Re[2].

Basta che voi riconosciate il Principe.

Basta che Principe voi lo chiamiate.

I vostri voti non risparmiate!

Non costano nulla.

Ma possono uccidere.

E possono far rifulgere.

Alle tenebre preferite la luce!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

[1] KEY H., Il secolo dei fanciulli, Fratelli Bocca, Torino, 1902.

[2] KEY H., Il secolo dei fanciulli, Fratelli Bocca, Torino, 1902

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