Buonascuola e Tempi moderni

BUONASCUOLA E TEMPI MODERNI DI CHARLIE CHAPLIN di Umberto Tenuta

CANTO 385 = <<L’idea che ci si fa degli insegnanti, ridotti a risorse umane secondo l’orrida definizione ora di moda nell’organizzazione delle aziende, non è strutturalmente diversa da quella che Charlie Chaplin ci ha offerto in TEMPI MODERNI.

Siamo di fronte alla riduzione di un’attività che si distingueva per il livello elevato di autonomia e di capacità progettuale a un’attività frazionata, costretta a riproporre (si può immaginare con quanta convinzione) le stesse operazioni dentro un sistema caratterizzato, invece che dall’assunzione di decisioni, dalla presenza di vincoli>>.

(https://www.facebook.com/notes/cosimo-de-nitto/charlie-chaplin-e-il-cattivo-infinito-b-vertecchi/948804645132235)

 

INSEGNANTI, RISORSE UMANE UTILIZZATE SECONDO UN’ATTIVITà FRAZIONATA IN ORE E MINUTI SENZA UNA PROGETTUALITà UNITARIA

Riassumo così, senza convinzione, ma solo per mia utilità, il pensiero di Benedetto Vertecchi, mia consuetudine di tempi lontani.

Entrate in una scuola, anche primaria, e la prima cosa che leggete nell’albo pretorio (?) è l’orario dei docenti.

ORE 8.30 – 9.30 ITALIANO                            (PROF XZ)

ORE 9.30-10.30 MATEMATICA                   (PROF YA)

ORE 10.30-11.30 INGLESE                             (PROF UE)

ORE 11.30-12.30 MUSICA                                (PROF DO)

ORE 12.30-13.30 EDUCAZIONE FISICA      (PROF ALT)

Competenza di ingegneria scolastica di cui solo alcuni Dirigenti scolastici sono dotati!

Vedete gli altri orari.

Gioco di incastri LEGO.

Nessun vuoto.

Nessuna perdita oraria!

Gli alunni hanno scritto l’orario in apposita custodia plastica che non ne intacca la rigidità.

Ogni docente entra all’ora giusta ed esce all’ora giusta.

Come faccia a salire dal primo al quinto piano resta un mistero che nemmeno il DIRIGENTE SCOLASTICO conosce.

Per che cosa fare LUI solo lo sa.

OGGI IL CONDIZIONALE!

OGGI LE FRAZIONI IMPROPRIE.

OGGI LA TRISTE CADUTA DEL SACRO ROMANO IMPERO

DO RE MI FA

No, Professore, si dice DOLORE MI FA!

Più o meno, così andava il mondo!

Certamente non la BUONASCUOLA.

Nella BUONASCUOLA i Quindici docenti impiegano la maggior parte del loro tempo a mettersi d’accordo perché l’incastro sia in perfetta continuità.

CONTINUITà EDUCATIVA, CONTINUITà DIDATTICA, CONTINUITà SCOLASTICA!

Parole Parole Parole!

Libertà d’insegnamento.

Ognuno va per la sua strada.

Come è (in)giusto che sia!

Tanto i giovani oggi hanno le loro cartelle.

Mica una sola, come ai tempi miei!

Cartella di pezza.

Ora le CARTELLE sono digitali.

Una per ogni Tematica.

Una per ogni Disciplina.

Una Transdisciplinare.

Ma che importa?

Poi ci sono le sinapsi che il cervello −lui, sì, solo lui intelligente− crea per collegare…

Charlie Chaplin

Ma Tu, Charlie, a chi ti riferivi?

Ti riferivi anche alla Scuola?

Alla Scuola Moderna?

Alla BUONASCUOLA?

E no, mio Amato Charlie!

Mica la BUONASCUOLA li assume soltanto centomila docenti!

Li laurea, li forma, li aggiorna, la notte e il dì.

Prima che entrino nelle aule.

Prima che facciano i loro sessanta minuti di Storia.

Prima che facciano i loro centoventi minuti di Matematica.

Prima prima prima…

Solo poi, solo dopo centottanta giorni di esperienza nelle classi dei pochi docenti meritevoli, affida loro il destino, felice destino, di venticinque pargoletti, nella certezza che quello che non capiscono a scuola lo capiranno a casa, con l’amorevole assistenza delle mammine, delle ziette, delle nonnine.

Oh scuola nuova!

Oh scuola attiva!

Oh scuola personalizzata!

Oh TEAM TEACHING!

Oh PROBLEM SOLVING!

Oh COOPERATIVE LEARNING!

Oh BUONASCUOLA!

Oh, felici tempi moderni!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html